mCRPC: niraparib evidenzia risposta nei pazienti pesantemente pretrattati
- Smith MR & al.
- Lancet Oncol
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Niraparib evidenzia attività con buona risposta, con un profilo di tossicità gestibile, in pazienti affetti da tumore prostatico resistente alla castrazione metastatico (metastatic castration-resistant prostate cancer, mCRPC) e difetti nei geni coinvolti nella riparazione del DNA (DNA repair gene defect, DRD), in particolare nei pazienti con alterazioni di BRCA.
Perché è importante
- Per questi pazienti le opzioni terapeutiche sono limitate.
Disegno dello studio
- Analisi finale dello studio di fase 2, in aperto, a gruppo singolo GALAHAD, che ha incluso 289 pazienti affetti da mCRPC confermato istologicamente e con DRD, pesantemente pretrattati, trattati con niraparib.
- Endpoint primario: tasso di risposta obiettiva nella coorte con alterazioni di BRCA (coorte BRCA) misurabile.
- Finanziamento: Janssen Research & Development.
Risultati principali
- Nella coorte BRCA misurabile (n=76):
- il follow-up mediano è stato di 10,0 mesi;
- l’endpoint primario, il tasso di risposta obiettiva, è risultato del 34,2%;
- il tasso di risposta completa è stato del 3%.
- Nella coorte con alterazioni in geni diversi da BRCA (coorte non-BRCA) misurabile (n=47):
- il tasso di risposta obiettiva è risultato del 10,6% dopo un follow-up mediano di 8,6 mesi;
- nessun paziente ha ottenuto una risposta completa.
- Nausea, vomito e anemia sono stati gli eventi avversi di qualsiasi grado più comuni.
- Gli eventi avversi di grado ≥3 più comuni sono stati di tipo ematologico (anemia, trombocitopenia e neutropenia).
- Questi eventi sono risultati gestibili con interruzioni del trattamento, riduzioni della dose o misure di supporto.
Limiti
- Studio a gruppo singolo, in aperto.
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