Mangiare più frutta e verdura migliora gli esiti nel tumore della prostata?
- Roberta Villa — Agenzia Zoe
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- In uomini con tumore della prostata in fase precoce tenuti sotto sorveglianza attiva, un intervento di tipo comportamentale per incrementare il consumo di frutta, verdure a foglia, carotenoidi e crucifere non ha ridotto il rischio di progressione della malattia durante un follow-up a 24 mesi.
- Questo studio non supporta l’introduzione di interventi di questo tipo per adattare l’alimentazione ai criteri indicati nelle linee guida.
Descrizione dello studio
- Lo studio MEAL (Men’s Eating and Living) è un trial randomizzato e controllato condotto in 91 centri di oncologia medica e urologia statunitensi, che ha coinvolto 478 uomini (50-80 anni, età media 64, DS 7) con adenocarcinoma della prostata confermato alla biopsia.
- Tutti i tumori erano di basso grado (secondo i criteri dell’International Society of Urological Pathology grade group =1 nei pazienti <70 anni e ≤2 in quelli ≥70 anni), a stadio cT2a o inferiore e livelli di PSA < 10ng/mL (media 4,9, DS 2,1).
- I pazienti sono stati randomizzati a ricevere (n=237) un intervento di counselling tramite chiamate telefoniche da parte di personale adeguatamente formato, che invitava ripetutamente i pazienti a consumare almeno 7 porzioni di frutta e verdura al giorno, di cui almeno 2 di crucifere e 2 di pomodori oppure (n=241) a ricevere soltanto materiale scritto informativo sui legami tra alimentazione e cancro.
- Outcome primario: tempo trascorso alla progressione, definita come PSA≥10 ng/mL, tempo di raddoppiamento del PSA inferiore a 3 anni, oppure aumento di volume e/o grado del tumore nel follow up di 24 mesi successivo alla biopsia.
Risultati principali
- Si sono verificati 245 casi di progressione, 124 nel gruppo intervento e 121 nel gruppo controllo, senza differenza statisticamente significativa tra i due (unadj HR=0,96; IC 95% 0,75-1,24; adj HR 0,97; IC 95% 0,76-1,25).
- La percentuale di pazienti liberi da progressione a 24 mesi era del 43,5% (IC 95% 36,5-50,6) nel gruppo intervento e 41,4% (IC 95% 34,3-48,7) nel gruppo controllo, con una differenza del 2,1% (IC 95% da -8,1 a 12,2).
Perché è importante
- Le linee guida raccomandano ai pazienti con tumore della prostata di arricchire la dieta con alimenti vegetali basandosi sull’opinione degli esperti, studi preclinici e dati osservazionali.
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