Malattia da reflusso gastro-esofageo e rischio di cancro dell’esofago

  • Paolo Spriano
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La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è un problema sanitario globale che colpisce una parte sostanziale della popolazione mondiale, con una prevalenza variabile dal 10% al 20% in Nord America ed Europa e circa il 5% nei paesi asiatici (1).

I sintomi tipici di MRGE includono bruciore di stomaco (sensazione di bruciore retrosternale), rigurgito (percezione di reflusso di contenuto gastrico in bocca o nell'ipofaringe) e dolore toracico (2). La condizione può presentarsi anche con sintomi extra-esofagei, tra cui tosse cronica, laringite, asma ed erosioni dentali (3). Le complicanze della MRGE comprendono l'esofagite, le stenosi benigne, l'esofago di Barrett e l'adenocarcinoma esofageo.

La MRGE è il fattore di rischio più importante di adenocarcinoma esofageo e la crescente incidenza di questa neoplasia rispecchia la crescente prevalenza della MRGE (4). Una revisione sistematica e una metanalisi di 5 studi basati sulla popolazione hanno rilevato che sintomi da MRGE almeno settimanali aumentavano il rischio di adenocarcinoma esofageo di cinque volte (OR 4,92, IC 95% 3,90-6,22) e i sintomi giornalieri aumentavano il rischio di sette volte (OR 7,40, IC 95% 4,94–11,1) (5).

L'approccio diagnostico convenzionale della MRGE prevede la valutazione endoscopica della mucosa esofagea, in particolare nei casi in cui i pazienti riferiscono sintomi ad alto rischio (cioè disfagia, sanguinamento, vomito e anemia) o non hanno risposto al trattamento con inibitori della pompa protonica (IPP).

L’endoscopia del tratto gastro-esofageo viene eseguita nei pazienti con sintomi da MRGE allo scopo di ricercare anomalie della mucosa, tra cui l’esofagite erosiva e la metaplasia (esofago di Barrett), condizioni riconosciute come precursori dell'adenocarcinoma esofageo. Tuttavia, in questi casi il reperto di più comune riscontro è una mucosa esofagea di aspetto normale e rappresentata da una MRGE non erosiva, ma non è ben chiaro se e quanto la patologia sia associata al rischio di sviluppare un adenocarcinoma esofageo.

 

MRGE non erosiva e cancro esofageo: qual è il rischio? 

Uno studio di coorte basato su una popolazione di circa mezzo milione di persone in Danimarca, Finlandia e Svezia ha cercato di rispondere alla domanda (6), confrontando il rischio di adenocarcinoma esofageo in pazienti con malattia da reflusso non erosiva o erosiva con la popolazione generale. 

Nella coorte con MRGE non erosiva durante il follow-up di 2.081.051 anni-persona (tempo mediano di follow-up 6,3 anni):

  • 228 (0,08%) pazienti hanno sviluppato adenocarcinoma esofageo;
  • 60.499 (21,2%) sono stati sottoposti a endoscopia di follow-up;
  • 3.039 (1,1%) sono stati sottoposti a intervento chirurgico anti-reflusso;
  • il tasso di incidenza complessivo dell'adenocarcinoma esofageo è stato di 11,0 casi per 100.000 persone-anno;
  • il rapporto di incidenza standardizzato complessivo dell'adenocarcinoma esofageo era 1,04 (IC 95% da 0,91 a 1,18);
  • i rapporti di incidenza standardizzati durante il massimo di 31 anni di follow-up non hanno mostrato alcuna tendenza all’aumento;
  • il rapporto di incidenza standardizzato per 15-31 anni di follow-up è stato 1,07 (da 0,65 a 1,65);
  • nelle donne il rapporto di incidenza standardizzato dell'adenocarcinoma esofageo era leggermente aumentato 1,38 (da 1,08 a 1,73).

 

I dati della MRGE erosiva e cancro esofageo

Nella coorte con MRGE erosiva sono stati seguiti 1.750.249 anni-persona (tempo mediano di follow-up 7,8 anni):

  • 542 (0,27%) pazienti che hanno sviluppato adenocarcinoma esofageo;
  • 54.001 (26,9%) che sono stati sottoposti a follow-up con endoscopia;
  • 3.704 (1,9%) sottoposti a chirurgia anti-reflusso;
  • il tasso di incidenza dell'adenocarcinoma esofageo è stato di 31,0 casi per 100.000 persone-anno;
  • il rapporto di incidenza standardizzato complessivo è stato di 2,36 (IC 95% da 2,17 a 2,57);
  • le stime puntuali sono aumentate dal primo al quarto anno e gradualmente per ciascun periodo di follow-up successivo, con un rapporto di incidenza standardizzato di 2,73 (da 2,15 a 3,42) per il cluster 15-31 anni di follow-up 

 

Implicazioni per la pratica clinica

I pazienti con MRGE senza anomalie della mucosa esofagea (non erosiva) hanno, anche dopo un lungo periodo di osservazione, un'incidenza di adenocarcinoma esofageo simile a quella della popolazione generale, senza alcuna tendenza all’aumento fino a 31 anni di follow-up, mentre nella coorte con MRGE erosiva i rapporti di incidenza standardizzati erano in continuo aumento nel tempo. 

Questi risultati dimostrano che il rischio di adenocarcinoma esofageo in pazienti con sintomi di MRGE e una mucosa esofagea normale all’endoscopia è simile a quella di una popolazione normale. Pertanto, i pazienti con MRGE non erosiva confermata non necessitano di ulteriore monitoraggio endoscopico per adenocarcinoma esofageo.