Lo yoga mindfulness migliora ansia e depressione nei pazienti con Parkinson


  • Agenzia Zoe
  • Sintesi della letteratura
L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano

Messaggi chiave

  • Un programma di 8 settimane di yoga mindfulness per il morbo di Parkinson PD (MY-PD) è superiore ai convenzionali esercizi di stretching e resistenza (SRTE) nel migliorare in modo statisticamente e clinicamente significativo l’ansia e la depressione nei pazienti con PD lieve o moderato.
  • Entrambe le pratiche migliorano i sintomi motori e la mobilità, ma il MY-PD porta benefici al benessere spirituale in termini di difficoltà e calma percepite e alla qualità della vita correlata alla salute.

Descrizione dello studio

  • Lo studio ha incluso pazienti con diagnosi clinica di PD idiopatico in grado di alzarsi senza aiuto e camminare con o senza un dispositivo di assistenza (4 centri di riabilitazione di Hong Kong, 2016-2017).
  • I partecipanti, registrati tramite campionamento di convenienza, sono stati randomizzati a ricevere una volta a settimana per 8 settimane una sessione di MY-PD di 90 minuti (gruppo di intervento) o di SRTE di 60 minuti (gruppo controllo) .
  • Outcome primario: sintomi di ansia e depressione misurati tramite il questionario Hospital Anxiety and Depression Scale.
  • Outcome secondari: gravità dei sintomi motori misurati tramite il Movement Disorder Society Unified Parkinson’s Disease Rating Scale (MDS-UPDRS) Part III, mobilità, benessere spirituale (difficoltà e calma percepite), qualità della vita correlata alla salute.
  • Valutazioni effettuate all’inizio dello studio, a 8 (T1) e a 20 settimane (T2).
  • Applicato il principio intention-to-treat.
  • Fonti di finanziamento: Professional Development Fund, Association of Hong Kong Nursing Staff.

Risultati principali

  • Sono stati inclusi 138 pazienti (71 nel gruppo di intervento, 67 nel gruppo controllo): età media 63,7 (SD 8,7) anni, punteggio MDS-UPDRS 33,3 (SD 15,3).
  • Rispetto al gruppo controllo, quello di intervento ha mostrato un miglioramento significativamente maggiore nei sintomi dell’ansia (interazione time-by-group, T1: β -1,79 [IC 95% -2,85 a -0,69; P=0,001]; T2: β -2.05 [IC 95% -3,02 a -1,08; P<0,001]) e della depressione (T1: β -2,75 [IC 95% -3,17 a -1.35; P<0,001]; T2: β -2,75 [IC 95% -3,71 a -1,79; P<0,001]).
  • La riduzione dei sintomi motori e il miglioramento della mobilità si è avuta in entrambi i gruppi.
  • Rispetto al gruppo controllo, il gruppo di intervento ha avuto un miglioramento significativo nella difficolta percepita (T1: β -0,92 [IC 95% -1,25 a -0,61; P<0,001]; T2: β -0,76 [IC 95% -1,12 a 0,40; P<0,001]), nella calma percepita (T1: β 1,11 [IC 95% 0,79 a 1,42; P<0,001]; T2: β 1,19 [IC 95% 0,82 a 1,56; P<0,001]) e nella qualità della vita correlata alla salute (T1: β -7,77 [IC 95% -11,61 a -4,38; P<0,001]; T2: β -7,99 [IC 95% -11,61 a -4,38; P<0,001]).

Limiti dello studio

  • Probabile errore di selezione dei partecipanti, che inoltre conoscevano il gruppo di appartenenza.
  • Esclusi i pazienti con PD grave.
  • Abbandono precoce nel gruppo SRTE.

Perché è importante

  • L’esercizio fisico gioca un ruolo nel migliorare la sofferenza psicologica, un problema che nonostante l’alta prevalenza (ansia 40%, depressione 50%) e le sostanziali conseguenze nei pazienti con PD, non è sempre riconosciuto.
  • Il MY-PD è un opzione efficace di trattamento per gestire lo stress e i sintomi e dovrebbe integrare i programmi di riabilitazione, anche se servono studi sul suo effetto a lungo termine.