Lo screening del melanoma può portare a sovradiagnosi

  • Matsumoto M & al.
  • JAMA Dermatol

  • Univadis
  • Notizie di oncologia
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Conclusioni

  • Lo screening dei melanomi a livello di medicina di base è associato a una maggiore incidenza di identificazione di melanomi sottili, ma non dei melanomi spessi.

Perché è importante

  • Il valore di un programma di screening oncologico deve essere misurato in base al suo impatto sullo sviluppo di malattia in stadio avanzato e su morbilità, costi e mortalità associati.

Disegno dello studio

  • Medici di base hanno offerto a pazienti di età ≥35 anni lo screening annuale dei tumori cutanei dopo un esame visivo.
  • Esiti: incidenza su 100.000 anni-persona di melanomi e melanomi di intervallo (diagnosticati ≥60 giorni dopo l’esame di screening iniziale) durante un follow-up di 5 anni.
  • Finanziamento: Melanoma and Skin Cancer Program dell’Università di Pittsburgh.

Risultati principali

  • Su 595.799 pazienti idonei, ha ricevuto lo screening il 24,3%.
  • I pazienti sottoposti a screening hanno evidenziato, rispetto ai pazienti non sottoposti a screening, una maggiore incidenza di:
    • melanomi in situ (30,4 vs. 14,4; HR corretto [adjusted HR, aHR], 2,6; P<0,001);
    • melanomi sottili invasivi (24,5 vs. 16,1; aHR=1,8; P<0,001).
  • I pazienti sottoposti a screening hanno evidenziato una maggiore incidenza di:
    • melanomi di intervallo in situ (26,7 vs. 12,9; aHR=2,1; P<0,001);
    • melanomi di intervallo invasivi sottili (18,5 vs. 14,4; aHR=1,3; P=0,03).
  • L’incidenza di melanomi e melanomi di intervallo, di spessore rispettivamente >1 mm (P=0,75 e P=0,31), >2 mm (P=0,61 e P=0,23) e >4 mm (P=0,38 e P=0,15) non differiva significativamente tra pazienti sottoposti a screening rispetto a quelli non sottoposti a screening.

Limiti

  • Studio osservazionale.