LLA R/R: inotuzumab ozogamicina possiede un’efficacia simile nei pazienti meno giovani rispetto a quelli più giovani

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Conclusioni

  • Gruppi di pazienti meno giovani e più giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta recidivante/refrattaria (LLA R/R) ottengono alti tassi comparabili di risposta completa/risposta completa con recupero ematologico incompleto (complete response, CR/Cri) e di durata della remissione con inotuzumab ozogamicina (InO).

Perché è importante

  • I problemi nel trattamento dei pazienti meno giovani possono includere il rischio di mortalità durante l’induzione e mancata idoneità al trapianto di cellule staminali emopoietiche.

Disegno dello studio

  • Analisi post-hoc dello studio di fase 3 INO-VATE, volta a esaminare InO in pazienti affetti da LLA R/R meno giovani rispetto a più giovani.
  • Coorti trattate con InO: 104 pazienti di età <55 anni, 60 pazienti di età ≥55 anni.
  • Coorti trattate con la terapia standard: 103 pazienti di età <55 anni, 59 pazienti di età ≥55 anni.
  • Finanziamento: Pfizer.

Risultati principali

  • Il 75% dei pazienti più giovani ha ottenuto CR/Cri rispetto al 70% di quelli meno giovani (P monolaterale=0,24).
  • La durata mediana della remissione era di 5,4 mesi (IC 95%: 4,2–8,0 mesi) nei pazienti più giovani rispetto a 4,7 mesi (IC 95%: 3,8–8,0 mesi) nei pazienti meno giovani (HR: 0,748; P monolaterale=0,0934).
  • Sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) di 5,0 mesi (IC 95%: 3,7–6,0 mesi) nei pazienti più giovani rispetto a 4,9 mesi (CI 95%: 3,4–5,7 mesi)
    nei pazienti meno giovani (HR: 0,795; P monolaterale=0,1010).
  • Sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) mediana di 8,6 mesi (IC 95%: 7,0–11,1 mesi) nei pazienti più giovani rispetto a 5,6 mesi (IC 95%: 4,8–8,0 mesi) nei pazienti meno giovani (HR: 0,610; P monolaterale=0,0032).

Limiti

  • Analisi post hoc.