Liste attesa e difficoltà appuntamenti principali 'nodi' Ssn

  • Univadis
  • Adnkronos Sanità
L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano

Roma, 19 gen. (Adnkronos Salute)() - Le liste di attesa e la difficoltà nel riuscire a prendere gli appuntamenti sono tra le principali ragioni di insoddisfazione degli italiani rispetto al Servizio sanitario nazionale: rispettivamente, il primo problema è indicato dal 38,9% e il secondo dal 35,6% del campione - 800 persone rappresentativo degli over 18 italiani - in un'indagine condotta dal Crea Sanità dell'Università di Tor Vergata di Roma, i cui risultati sono contenuti nel XVII Rapporto del Crea Sanità presentato oggi nella Capitale.

Tra i motivi di insoddisfazione, a seguire, ci sono le attese (inutili) negli studi medici/ambulatori (22,7%) e il fatto di essere 'rimbalzati' tra i vari uffici (20%). In particolare, le liste di attesa sono fonte di crescente insoddisfazione al crescere dell'età dei rispondenti e al diminuire del loro livello di titolo di studio. Questi ultimi soggetti lamentano, inoltre, la necessità di doversi spostare per accedere alle prestazioni, mentre i più giovani ritengono rilevante che il costo delle prestazioni, a causa del ticket, sia a volte maggiore che sul mercato.

A livello geografico, nel Nord è più citato che nel Sud il problema delle attese (inutili), come anche quello di non riuscire a concentrare più prestazioni in un unico appuntamento. Pur nei limiti della rilevazione, sembra che la diagnosi sia inequivocabile: il problema non di qualità dell'assistenza, se non in qualche realtà meridionale, bensì di organizzazione dell'erogazione dei servizi; e di questa scadente organizzazione fanno maggiormente le spese le persone con titolo di studio medio-basso, quelle (certamente) più 'socialmente fragili'.

Le conclusioni della Survey sottolineano come "nel Ssn coesistono sottosistemi con due velocità diverse, sia sul versante strettamente sanitario (si veda il dato sulla percezione della qualità del sistema e sul comfort ospedaliero), sia su quello sociale (si veda come nel Nord si evidenzi una maggiore attenzione per gli effetti indiretti dell’assistenza, come nel caso delle attese, e della organizzazione/concentrazione delle 'sedute')".