Linfoma diffuso a grandi cellule B: la terapia aggiuntiva con polatuzumab-vedotin migliora la PFS, ma non la OS
- Tilly H & al.
- N Engl J Med
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Il regime contenente rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisone (R-CHOP) modificato sostituendo la vincristina con polatuzumab-vedotin (pola-R-CHP), ottiene una sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) a 2 anni migliore, ma non conferisce alcun beneficio in termini di sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) come trattamento di prima linea del linfoma diffuso a grandi cellule B (diffuse large B-cell lymphoma, DLBCL).
Perché è importante
- Polatuzumab-vedotin è un coniugato anticorpo-farmaco mirato a CD79b, una molecola espressa sulla superficie delle cellule B maligne.
Disegno dello studio
- Nella sperimentazione di fase 3 POLARIX, pazienti affetti da DLBCL a rischio intermedio o ad alto rischio non trattato precedentemente sono stati assegnati casualmente in rapporto 1:1 a ricevere 6 cicli del regime pola-R-CHP (n=440) oppure R-CHOP (n=439), più 2 cicli di rituximab in monoterapia.
- L’esito primario era la PFS valutata dallo sperimentatore.
- Finanziamento: Genentech/Roche.
Risultati principali
- La PFS a 2 anni è risultata del 76,7% nel gruppo trattato con pola-R-CHP rispetto al 70,2% nel gruppo trattato con R-CHOP, che corrisponde a una riduzione del 27% del rischio di progressione, recidiva o mortalità (P=0,02).
- La OS a 2 anni non differiva significativamente tra gruppo trattato con pola-R-CHP e gruppo trattato con R-CHOP (88,7% vs. 88,6%; HR=0,94; P=0,75).
- Il profilo di sicurezza è risultato comparabile tra i 2 gruppi.
Limiti
- Follow-up di breve durata.
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