L’assistenza prenatale di gruppo può ridurre il rischio di diabete gestazionale?

  • Alessia De Chiara
  • Notizie dalla letteratura
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Messaggi chiave

  • Un’assistenza prenatale di gruppo (gestita da più figure multidisciplinari e incentrata sugli stili di vita) potrebbe essere un'opzione utile per alcune donne.
  • Le donne gravide che entro la 21esima settimana di gestazione avevano iniziato l’assistenza di gruppo presentavano un rischio di sviluppare il diabete gestazionale simile a quelle che avevano seguito l’assistenza prenatale individuale tradizionale.
  • Non emergevano differenze nella progressione verso il diabete A2 e gli esiti ostetrici avversi legati al diabete gestazionale.

 

Perché è importante 

  • Il diabete gestazionale è una delle complicanze della gravidanza più comuni.
  • L’assistenza prenatale di gruppo rappresenta un modello innovativo per migliorare gli esisti clinici e i comportamenti di salute e ridurre le disparità raziali.

 

Come è stato condotto lo studio

  • Analisi secondaria dello studio CRADLE che ha incluso oltre 2.300 donne tra i 14 e i 45 anni (età media circa 25 anni) entro la 21esima settimana di gestazione nel South Carolina (Stati Uniti).
  • Le partecipanti erano state randomizzate a ricevere l’assistenza prenatale individuale tradizionale oppure il Centering Pregnancy, la tipologia di assistenza prenatale di gruppo più implementata che include un programma per migliorare lo stile di vita e adottare comportamenti sani, relativi per esempio a esercizio fisico e alimentazione, e miglioramento psicosociale, tra cui gestione dello stress.

 

Risultati principali

  • Il 91,3% delle partecipanti aveva completato lo screening per il diabete gestazionale e in totale, 157 donne (il 6,7%) lo avevano sviluppato (diagnosi effettuata tra le settimane 24 e 30 di gestazione).
  • Non c’erano differenze nell’incidenza di diabete gestazionale tra i due gruppi di studio.
  • L’effetto dell’assistenza di gruppo non cambiava tra le donne di diversa etnia.
  • Tra le partecipanti con diabete gestazionale, l’assistenza di gruppo rispetto a quella individuale non riduceva il rischio di progressione della patologia verso la classe A2, per la quale è necessario il trattamento farmacologico (in totale, vi progrediva il 49% delle donne).
  • Non emergevano differenze significative nella percentuale di pazienti con outcome ostetrici avversi legati al diabete gestazionale, quali preeclampsia, parto cesareo e bambino grande per età gestazionale.