La proposta, creare agenzia per 'Health technology assessment'

  • Univadis
  • Adnkronos Sanità
L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano

Roma, 8 lug. (Adnkronos Salute) - Valutare l’impatto delle nuove tecnologie e innovare pur mantenendo la sostenibilità per aiutare il Servizio sanitario nazionale "a diventare migliore e accessibile in tutto il territorio nazionale". Questi alcuni degli obiettivi "che la creazione di un’Agenzia nazionale di Health technology assessment (Hta) potrebbe concorrere a raggiungere". A lanciare la proposta è la Società italiana di Health Technology Assessment (Sihta), tramite un position paper che ha l'intenzione di avviare un dialogo tra tutti gli attori interessati per giungere ad un disegno istituzionale condiviso ed efficace. Il tema della agenzia nazionale e del ruolo dell'Hta nella produzione di salute sarà al centro del XIII congresso nazionale Sihta - in modalità online - dal 26 al 30 ottobre.

"Anche dall'Oms l’Hta è ritenuto tra gli strumenti fondamentali per garantire sostenibilità, qualità e accessibilità dei servizi sanitari universalistici come ancora oggi dobbiamo essere grati di avere in Italia - spiega in una nota, Pietro Derrico, presidente della società scientifica e responsabile della funzione tecnologie ed Unità di ricerca Health technology assessment and Safety del Bambino Gesù di Roma - Va detto però che l’attuale architettura del sistema che dovrebbe occuparsi di Hta non è stata in grado di rendere disponibile tale importante strumento al decisore politico-istituzionale e manageriale".

Da qui l’esigenza di proporre un nuovo organismo, "capace di coinvolgere i diversi attori del sistema sanità: dagli ospedali, la cui esclusione dai processi di Hta abbiamo da sempre ritenuto essere un errore, alle società scientifico-professionali, fino ai produttori di tecnologie - prosegue Derrico - superando un certo ostracismo nei confronti di questi ultimi che al contrario, devono diventare attori coinvolti, impegnati, leali e proattivi di questo sistema, con l’obiettivo di rendere sempre più sostenibile per il Ssn l’innovazione tecnologica realmente efficace".