Irccs Negrar si rinnova con strutture green e strumenti digitali

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Roma, 19 giu. (Adnkronos Salute) - Più green, digitale e accessibile. L'Irccs di Negrar (Verona) si rinnova mettendo sempre di più la persona al centro delle sue attività. La nuova struttura di accoglienza con due braccia di un tunnel coperto unisce i poli ospedalieri del 'Don Calabria' e del 'Sacro Cuore', facilitando, grazie anche a un nuovo ingresso, l'accesso all'ospedale che l'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) ha certificato tra le strutture italiane più virtuose per l'umanizzazione delle cure. L'opera è stata realizzata a tempi di record in poco più di 2 anni, con investimento di 25 milioni di euro totalmente autofinanziato.

Riconosciuto nel 2018 dal ministero della Salute come Irccs per le Malattie infettive e tropicali, è insieme allo Spallanzani di Roma l'unico centro di ricerca, ricovero e cura per questa disciplina. Oggi, con l'inaugurazione del nuovo blocco e la nuova logistica, la struttura prosegue il percorso verso un ospedale sempre più a misura di paziente. "La nostra attività di assistenza e di ricerca ha sempre avuto come unico fine il paziente, inteso come persona, con il suo bisogno di salute e di conforto spirituale e morale - spiega Mario Piccinini, amministratore delegato dell'Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar - La realizzazione della nuova struttura d'ingresso risponde alla stessa aspirazione: porre il paziente al centro di un'opera che è apparentemente solo muraria, ma in realtà è la rappresentazione plastica della nostra idea di accoglienza".

La palazzina è stata realizzata con materiali ecosostenibili e un impianto fotovoltaico che consente la fornitura di energia elettrica, e diviene l'unica porta di entrata dell'ospedale, rendendo più agevole l'accesso al paziente ai vari servizi e, tramite percorsi definiti e coperti, a tutti i reparti del Sacro Cuore e del Don Calabria. "Nel nuovo edificio sono stati riuniti tutti gli sportelli di accettazione e prenotazione di visite ed esami dislocati in varie parti dell'ospedale - aggiunge Piccinini - Al primo piano ci sono 14 ambulatori dedicati ai pre-ricoveri delle 11 chirurgie. In caso di un intervento chirurgico il paziente proprio la mattina del pre-ricovero entra registrando elettronicamente il suo arrivo, strisciando la tessera sanitaria. Per i bambini è stato previsto un percorso pediatrico, e un salottino di attesa riservato".

Nuovi sono anche gli strumenti di sanità digitale. Sono presenti totem self-service che permettono di effettuare autonomamente l'accettazione, la prenotazione o la disdetta di una prenotazione e di pagare la prestazione. Si possono ritirare i referti o è possibile stampare una mappa con le informazioni relative al percorso che si deve effettuare in ospedale. E a breve sarà possibile scaricare un'App che permetterà di poter accedere ai servizi ospedalieri via smartphone.

L'Ospedale, che conta oggi oltre 2mila dipendenti, 549 posti letto e altri 419 dell'area di assistenza socio-sanitaria tra Rsa e case di riposo, totalizza 33mila ricoveri ogni anno, 1,4 milioni di prestazioni ambulatoriali, oltre 21mila interventi chirurgici, ed è riferimento a livello nazionale per specialità come oculistica, ortopedia, ginecologia, malattie infettive e tropicali e riabilitazione intensiva ma soprattutto come Cancer Care Center. La Radioterapia oncologica avanzata tratta ogni anno circa un migliaio di pazienti, un terzo dei quali provenienti dal Centro-Sud, dalla Lombardia e dall'Emilia Romagna.

L'ultima acquisizione è Unity, un acceleratore integrato con una risonanza magnetica ad alto campo. "Il macchinario, unico del suo genere in Sud-Europa, è in grado di colpire con precisione millimetrica il tumore, grazie a un sistema che modifica nel corso dell’esame la traiettoria del fascio delle radiazioni in base al movimento del target, dovuto alle funzioni fisiologiche dell'organismo", si legge in una nota. "Questa nuova struttura rappresenta un luogo di assistenza che si coniuga all'eccellenza della ricerca scientifica italiana con 300 studi clinici in corso, di cui una trentina legati al Covid-19 - interviene Piccinini - La centralità della persona è essenziale, per questo occorre garantire innovazione, aggiornamento, strumentazioni all'avanguardia, semplicità di accesso. Continuiamo il nostro lavoro con una struttura green, più digitale, con spazi grandi più a misura delle esigenze dei pazienti", conclude.