Iperferritinemia metabolica: criteri diagnostici
- Paolo Spriano
- Uniflash
La ferritina è uno dei test di laboratorio più comunemente richiesti nelle cure primarie e secondarie ed è frequente il riscontro di livelli che si discostano dagli intervalli di riferimento.
La ferritina, per la proporzionalità rispetto alle riserve totali di ferro corporeo, è un indicatore indiretto dello stato del ferro. In assenza di una condizione infiammatoria concomitante, è un parametro altamente specifico e sensibile per la diagnosi di carenza di ferro. Valori elevati (iperferritinemia) possono indicare un aumento delle riserve di ferro, ma essendo anche una proteina della fase acuta i suoi livelli sono spesso aumentati in condizioni infiammatorie croniche, come nei soggetti con insulino-resistenza e disfunzione metabolica. In queste condizioni i livelli sierici di ferritina sono stati associati alla quantità di accumulo di lipidi epatici, alla gravità della resistenza all'insulina e alle caratteristiche della disfunzione metabolica, anche in assenza di infiammazione.
La sindrome da sovraccarico di ferro dismetabolica
La resistenza all'insulina e la disfunzione metabolica sono state collegate a una sindrome da sovraccarico di ferro caratterizzata da iperferritinemia e accumulo di ferro prevalentemente nelle cellule epatiche non parenchimali (cellule di Kupffer). A differenza dei pazienti con emocromatosi, i pazienti con sindrome da sovraccarico di ferro dismetabolica (DIOS) hanno preservata la produzione di epcidina, l'ormone regolatore del ferro secreto dal fegato in risposta al ferro e all'infiammazione. Gli individui con iperferritinemia correlata a disfunzione metabolica, o iperferritinemia metabolica (MHF), mostrano un grado di riserve di ferro nell'organismo variabile da normale fino a sovraccarico moderato, ma di solito inferiore ai livelli che sono raggiunti nell'emocromatosi.
In passato i tentativi di categorizzare queste condizioni si sono concentrati sulle forme più gravi di MHF, come la DIOS, in cui l'iperferritinemia è anche associata al sovraccarico di ferro nei tessuti. Per dimostrarlo sarebbe necessario disporre del dato istologico di accumulo marziale nelle cellule di Kupffer tramite la biopsia epatica, un passaggio che ha limitato la valutazione del sovraccarico di ferro nella pratica clinica e negli studi di ricerca. Oggi la risonanza magnetica può approssimare la predominanza cellulare di accumulo di ferro nella milza e nel fegato mediante rilassometria R2*.
Criteri per la diagnosi di MHF
- ferritina: >300 ng/ml negli uomini e >200 ng/ml nelle donne.
inoltre
- steatosi epatica evidente: mediante biopsia epatica, imaging (inclusi RM, ecografia, TC), parametro di attenuazione mediante elastografia o biomarcatori o punteggi non invasivi (come l'indice di steatosi epatica)
oppure
- diabete mellito di tipo 2 e/o obesità (aggiustato per etnia, IMC>30 kg/m2 in individui di origine europea)
- Sovrappeso (aggiustato per etnia, IMC >25 kg/m2 nelle persone di origine europea) o aumento della circonferenza addominale (aggiustato per sesso ed etnia, >102 cm negli uomini e >88 cm nelle donne di origine europea)
- Trigliceridi elevati (>150 mg/dl)
- Colesterolo HDL basso (<45 mg/dl negli uomini e <55 mg/dl nelle donne)
- Glicemia a digiuno elevata (>100 mg/dl)
- Ipertensione arteriosa (>130/85 mmHg o uso di agenti antipertensivi)
- Evidenza di iperinsulinemia a digiuno o insulino-resistenza (es indice HOMA-IR >2,7)
- il livello sierico di ferritina è un biomarcatore facilmente disponibile e poco costoso, rispetto alla quantificazione del ferro tissutale basata sulla risonanza magnetica;
- la misurazione dei livelli sierici di ferritina è standardizzata;
- in assenza di infiammazione acuta, i livelli sierici di ferritina riflettono la gravità delle riserve di ferro o del sovraccarico di ferro;
- i livelli sierici di ferritina possono anche riflettere alterazioni del metabolismo del ferro legate alla lipotossicità e all'infiammazione cronica subclinica, due condizioni correlate al danno tissutale indipendentemente dai depositi di ferro.
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