Internisti, 'incredibili esiti inchiesta Bergamo, allora siamo tutti colpevoli'

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Milano, 3 mar. (Adnkronos Salute) - "Appaiono incredibili le risultanze della chiusura delle indagini della Procura di Bergamo", con una ventina di indagati, "in cui si accusa a vario titolo di reati come omicidio colposo ed epidemia colposa membri dei precedenti Governi e alcuni tra i massimi esperti e clinici della sanità italiana, la cui professionalità è riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo e ai quali va la nostra totale solidarietà. Ma allora siamo tutti colpevoli, incapaci e negligenti, perché noi tutti, non solo i decisori, abbiamo agito in base a quel che scienza, coscienza e conoscenza fornivano in quei momenti drammatici". Lo dichiarano in una nota il presidente della Fadoi, la società scientifica della medicina interna, Francesco Dentali, e il presidente della Fondazione Fadoi, Dario Manfellotto.

Affermano i due rappresentanti degli internisti ospedalieri, che nei loro reparti hanno preso in carico il 70% dei pazienti Covid: "In tre anni e ancora di più nel 2020, in quelle prime settimane in cui scoppiò la pandemia in Italia, navigando al buio di fronte a un'emergenza sconosciuta abbiamo dedicato tutta la nostra attività senza limiti d'orario, con un impegno totalizzante e con centinaia di morti tra medici e operatori sanitari".

"Solo in Italia c'è un'iniziativa giudiziaria di questo tipo", osservano Dentali e Manfellotto. "Siamo allora noi più intelligenti, più puri, più corretti?", chiedono. "La magistratura italiana è la migliore al mondo perché è l'unica che ha scoperto degli errori? Ma ci siamo dimenticati che la pandemia ha colpito tutto il mondo e che l'Italia è stato il primo Paese a essere travolto? Se è così, allora è inutile nascondersi dietro a un dito: siamo tutti colpevoli - ripetono - Gli internisti italiani sono colpevoli di aver lavorato 24 ore al giorno per affrontare la pandemia con le armi che avevamo a disposizione".