Intelligenza artificiale per soffrire meno dopo un’operazione

  • Alessia De Chiara
  • Notizie dalla letteratura
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  • L’uso di un monitor per il controllo continuo della nocicezione intra-operatoria e per il dosaggio di oppioidi ha ridotto il dolore post-operatorio rispetto al dosaggio regolato secondo l’assistenza standard.

 

Quando durante un’operazione chirurgica addominale il dosaggio di fentanil è stato regolato dalla tecnologia NOL (Nociceprion Level), il dolore avvertito dai pazienti nei primi 90 minuti del post-operatorio è risultato più basso e la percentuale di quelli con dolore grave si è ridotta rispetto a quando il dosaggio dell’oppioide si è basato, come di norma, sul monitoraggio emodinamico. È quanto mostra uno studio pubblicato su Frontiers of Pain Research.

“Un’appropriata prevenzione del dolore post-operatorio rimane una sfida e tutte le tecniche efficaci disponibili dovrebbero essere utilizzate per prevenire lo sviluppo di complicanze legate al dolore” scrivono i ricercatori, che continuano spiegando come l’eccessiva prescrizione di oppiacei per il trattamento del dolore dopo un intervento chirurgico sia un problema di salute pubblica, specialmente negli Stati Uniti, oltre a un potenziale contributo allo sviluppo di abuso e dipendenza.

NOL Index è un indice di nocicezione che, attraverso una tecnologia di machine learning, combina più parametri (frequenza cardiaca, ampiezza dell’onda del fotopletismogramma del dito e conduttanza cutanea) in tempo reale. L'indice viene rilevato da un monitor non invasivo e ciò permette di monitorare il paziente in maniera continua durante l'intervento e personalizzare così il dosaggio di analgesici.

Lo studio mette insieme i dati di 2 trial indipendenti, in cui un totale di 125 adulti sottoposti a chirurgia addominale maggiore sono stati randomizzati a ricevere durante l’operazione l’analgesia con fentanil dosato in base a NOL o monitoraggio emodinamico (standard of care). Come outcome primario si è scelto il punteggio del dolore mediano nei primi 90 minuti del post-operatorio. Con NOL i pazienti presentavano meno dolore (punteggio mediano più basso di 1,5), una riduzione del punteggio di picco del dolore (cioè dell'intensità del dolore massimo) e della percentuale di pazienti con dolore grave, più bassa del 70% (rispettivamente 11 e 3 pazienti interessati).

“Sebbene il nostro studio non sia stato progettato per studiare gli effetti a lungo termine di un minor dolore postoperatorio, sosteniamo che ciò contribuirà a ridurre il consumo di oppiacei a lungo termine sia in ospedale sia, probabilmente,, possibilmente, a dopo la dimissione” concludono i ricercatori.