Infermieri, 'da medici intervento a gamba tesa su nostro contratto'

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Roma, 19 ott. (Adnkronos Salute) - "Una presa di posizione inappropriata e pregiudiziale, ma soprattutto fuori tempo e fuori focus". Il segretario nazionale del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind, Andrea Bottega, definisce "intervento a gamba tesa" quello dei sindacati medici Anaao-Assomed e Federazione Cimo-Fesmed, che "nelle scorse ore hanno preso di mira il contratto di comparto, scrivendo alla Corte dei Conti e annunciando la richiesta di un interpello all'Aran", l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ricorda il vertice Nursind in una nota.

L'osservazione delle sigle mediche era che "l'ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) del comparto sanità per il triennio 2019-2021 - che è già stato siglato da Aran e sindacati e ha ottenuto il via libera da parte del Consiglio dei ministri, ma che è ancora in attesa della certificazione della Corte dei Conti - introduce nuove tipologie di incarichi di funzione organizzativa e professionale che comportano per il personale del ruolo sanitario anche l'assunzione di specifiche responsabilità nella gestione dei processi clinico-assistenziali e diagnostici". Quindi "compiti che, secondo la legge, rientrano esclusivamente nell'alveo delle competenze dei laureati in Medicina e Chirurgia".

"Si tratta di una vera e propria ingerenza, un'entrata a gamba tesa - protesta Bottega - tra l'altro quando l'ipotesi di Ccnl, firmata prima dell'estate, è stata già sottoposta al vaglio di Governo e Regioni. Ma c'è di più: con le loro osservazioni i medici dimostrano di non saper leggere o di non conoscere affatto l'ipotesi di contratto di comparto che, naturalmente, non può porsi né al di sopra e né al di fuori della legge, per esempio sul sistema degli incarichi. Un assunto abbastanza scontato, ma se non lo fosse invitiamo la categoria a studiare il combinato disposto degli articoli 24 e 28 del Ccnl". Nursind parla di "scorrettezza gratuita", di "attacco scomposto e fuori luogo nei confronti delle professioni sanitarie". Per Bottega "viene da pensare che tutto questo celi il timore, da parte dei medici, di vedersi sottrarre spazio nei processi organizzativi delle strutture sanitarie. Non si spiega altrimenti un simile accanimento su un contratto che non è di loro competenza. Una cosa è certa: così hanno solo dimostrato un forte pregiudizio e soprattutto una scarsa disponibilità al confronto".