Incidenza del tumore prostatico negli uomini con bassi livelli di antigene prostatico specifico

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Secondo i risultati dello studio randomizzato sullo screening del tumore prostatico finlandese (Finnish Randomized Study of Screening for prostate cancer), negli uomini con bassi livelli iniziali di antigene prostatico specifico (prostate-specific antigen, PSA; <3 ng/ml), il rischio di tumore prostatico aumenta all’aumentare dei livelli basali di PSA.

Gli autori suggeriscono anche intervalli per la ripetizione dello screening allo scopo di ridurre l’intensità dello screening, il rilevamento eccessivo (overdetection) e i costi non necessari dei tumori prostatici indolenti.

In questo studio sono stati inclusi uomini senza tumore prostatico e con livelli di PSA <3 ng/ml in occasione del primo ciclo di screening dello studio randomizzato sullo screening del tumore prostatico finlandese. I partecipanti sono stati stratificati in tre categorie in base alla concentrazione iniziale di PSA (<1 ng/ml, 1,0–1,99 ng/ml e 2–2,99 ng/ml).

Dopo una durata mediana del follow-up di 17,6 anni, erano stati diagnosticati 1.840 casi di tumore prostatico. L’incidenza cumulativa è risultata del 9,1% nella popolazione complessiva e rispettivamente del 3,6%, 11,5% e 25,7% negli uomini con livelli basali di PSA <1, 1,0–1,99 e 2–2,99 ng/ml.

Rispetto agli uomini con PSA iniziale <1 ng/ml, il rischio di tumore prostatico è risultato significativamente maggiore nei soggetti con PSA 1–1,99 ng/ml (aHR=3,4; IC 95%, 3,0–3,8) e PSA 2–2,99 ng/ml (aHR=8,8; IC 95%, 7,7–10,0).

Le differenze in base al livello di PSA sono risultate più consistenti per la malattia a basso rischio in base al punteggio di Gleason e al gruppo di rischio secondo l’European Association of Urology.

È stata osservata un’interazione tra livello di PSA e uso di inibitori della 5-alfa reduttasi (P<0,001). Rispetto agli uomini con PSA <1 ng/ml, il rischio è risultato più che raddoppiato negli uomini con PSA >2 ng/ml (aHR=2,4; IC 95%, 1,2–5,0), ma non significativamente diverso in quelli con PSA 1–1,99 ng/ml.

Utilizzando come criterio l’incidenza cumulativa di tumore prostatico clinicamente significativo, gli autori dello studio suggeriscono che gli intervalli per la ripetizione dello screening potrebbero variare da circa 3 anni per gli uomini con PSA iniziale di 2–2,99 ng/ml a 6 anni per gli uomini con PSA 1–1,99 ng/ml e a 10 anni per gli uomini con PSA <1 ng/ml.

Lo studio ha ricevuto finanziamenti da Academy of Finland, Cancer Foundation Finland e Competitive State Research Financing del Tampere University Hospital.