Incertezza nella pratica clinica: alcuni consigli per affrontarla

  • Paolo Spriano
  • Uniflash
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L'incertezza è un elemento che caratterizza l’attività medica quotidiana, una professione molto complessa sia per la diagnosi, che per il trattamento e la prognosi delle malattie. Nella pratica clinica il medico spesso incontra pazienti con sintomi indifferenziati e deve intraprendere un processo di raccolta anamnestica appropriata, fare un esame mirato e possibilmente ordinare test adeguati per escludere possibili diagnosi differenziali.

L’analisi decisionale in medicina insegna che l’incertezza è alta quando le decisioni che il medico deve prendere sono prevalentemente: non immediate (quando più soluzioni sono percepite come buone) e difficili (per problemi a bassa frequenza di occorrenza o che richiedono una maggiore conoscenza) (1).

Disporre di una strategia per affrontare l’incertezza potrebbe essere d’aiuto come è ripreso da un editoriale pubblicato dall’American Journal of Medicine che fa il punto su alcuni aspetti della pratica clinica quotidiana utili allo scopo e che di seguito riprendiamo (2).

 

Riconoscere l’incertezza

Un medico cerca sempre di dare il meglio per i suoi pazienti in ogni momento, tuttavia i dilemmi diagnostici non sono rari. In questi casi il passo più importante che i medici devono compiere quando affrontano l'incertezza è riconoscerla.

A volte la valutazione e il trattamento ottimali del paziente non sono sempre chiari. Qualsiasi medico può aver commesso errori nella sua carriera e alcuni possono essere ricondotti al non aver riconosciuto l'incertezza, o nel non aver avuto l'umiltà o la volontà di ammettere di non sapere qualcosa. Essere abbastanza umili da dire "non lo so" e riconoscere quando è indicata la consultazione con altri colleghi o consulenti è di fondamentale importanza ed è un’opportunità che il nostro paziente merita sempre.

 

Consigli per la pratica clinica

Adottare un approccio decisionale centrato sul paziente rappresenta una strategia che aiuta a creare una relazione aperta e di fiducia. Per un medico condividere la propria incertezza con il paziente si traduce in minore stress e ansia.

Se si verificano cambiamenti o peggioramenti clinici dire sempre al paziente di chiamare, informandolo su cosa dovrebbe cercare e sulle modalità per mettersi in contatto con il medico.

Un attento follow-up è fondamentale per affrontare l'incertezza. La diagnosi corretta può emergere man mano che una malattia evolve e il follow-up aumenta la probabilità che il medico possa riconoscerla.

Quando la gestione del follow up passa da un medico all'altro (per un ricovero o alla dimissione) è importante che tra medici si chiarisca qualsiasi incertezza che possa esistere sulle condizioni o sui piani di cura del paziente.

Quando i medici sono incerti su come una condizione possa progredire o rispondere al trattamento, possono avere la sensazione di deludere il paziente, ma forse per il paziente è più importante sapere di poter contare sul proprio medico indipendentemente dall'incertezza clinica e questo può fare la differenza per qualunque cosa possa accadere in futuro.