In Lombardia +11mila esami ambulatoriali a settembre, 'attese ridotte'
- Univadis
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Milano, 27 ott. (Adnkronos Salute) - Nel solo mese di settembre la Lombardia ha erogato "11.145 prestazioni sanitarie aggiuntive, grazie alla scelta di tenere aperti gli ambulatori di sera e nei giorni festivi e prefestivi". Esami in più che "hanno ridotto le liste di attesa", affermano il presidente della Regione, Attilio Fontana, e la vice presidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, in una nota in cui Palazzo Lombardia sottolinea che "decolla la richiesta di prestazioni in orario serale, nei giorni prefestivi e nei festivi".
Dal primo maggio scorso, infatti, gli ospedali pubblici (Asst e Irccs) che aderiscono a una sperimentazione regionale garantiscono prestazioni anche dalle 20 alle 24 dal lunedì al venerdì, e nei pomeriggi dei prefestivi e dei festivi. "Una decisione lungimirante - dichiara Fontana - che ci spinge ad andare avanti con questa sperimentazione molto apprezzata dai cittadini. Con la fine della pandemia abbiamo ritenuto prioritario ridurre le liste d'attesa e accrescere l'offerta per i pazienti", evidenzia.
"E' una misura che ho fortemente voluto - afferma Moratti - pensando in particolare alle donne, impegnate sul fronte del lavoro e della famiglia: andare loro incontro in termini di orari, in modo da facilitare l'accesso alle cure e agli esami diagnostici per la prevenzione, come le mammografie. Grazie a questa offerta, in orari in cui le costose apparecchiature sarebbero altrimenti ferme, a settembre oltre 11mila cittadini in più hanno avuto accesso a prestazioni sanitarie ambulatoriali. In questo modo riduciamo progressivamente le liste d'attesa. Un obiettivo su cui Regione Lombardia ha investito 84 milioni di euro".
Il 7,1% degli esami di risonanza magnetica e l'8,5% delle Tac in Lombardia, ad esempio - si legge nella nota - sono state erogate di sera, nei festivi e nei prefestivi nelle strutture sanitarie che hanno aderito alla sperimentazione decisa dalla Giunta regionale. L'iniziativa ha una durata di 12 mesi e riguarda in particolare le prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature (Tac, Rm, mammografie). Nulla cambia per i cittadini, che pagano soltanto il ticket, se dovuto. Le prestazioni aggiuntive 'fuori orario' crescono costantemente - rimarca la Regione - passando appunto dalle 4.761 aggiuntive di maggio 2022 alle 11.145 aggiuntive di settembre.
Nel territorio dell'Ats di Milano hanno aderito alla sperimentazione Asst Niguarda, Asst Santi Paolo e Carlo, Asst Fatebenefratelli-Sacco, Asst Pini/Cto, Asst Ovest Milanese, Asst Rhodense, Asst Nord Milano, Asst Melegnano Martesana, Asst Lodi, Irccs Istituto nazionale tumori, Irccs Istituo neurologico Besta, Irccs Policlinico di Milano. In questi centri, le prestazioni aggiuntive sono passate da 1.611 a maggio a 5.560 a settembre.
"Le aziende - conclude Moratti - hanno avuto massima libertà nel determinare le prestazioni da erogare, tenendo conto delle aree più critiche rispetto ai tempi di attesa. Aspettiamo i dati del secondo semestre, ma già oggi possiamo dire che la sperimentazione ha dato ottimi riscontri".
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