Messaggi chiave
- Soggetti sottoposti a controllo medico per trauma cranico hanno un rischio di suicidio doppio rispetto alla popolazione generale.
- Il rischio di suicidio è più alto per coloro che hanno un trauma più grave o che hanno più traumi cranici.
- Il rischio è particolarmente alto nei 6 mesi successivi alle dimissioni dopo il trauma.
Descrizione dello studio
- Lo studio di coorte retrospettivo ha esaminato i registri nazionali e analizzato i dati riferiti a 7.418.391 individui (età ≥10 anni) vissuti in Danimarca tra il 1980 e il 2014 (164.265.624 anni-persona).
- 567.823 (7,6%) individui erano entrati in contatto medico (visita in ambulatorio, pronto soccorso, o ricovero ospedaliero) per una lesione cerebrale traumatica.
- È stato applicato il modello di regressione di Poisson (covariate: fratture che non coinvolgevano il cranio o la spina dorsale, diagnosi psichiatriche, autolesionismo non fatale deliberato) e sono stati calcolati i rapporti tra i tassi di incidenza (adjusted incidence rate ratio, IRR).
- Fonte di finanziamento: Mental Health Services Capital Region Denmark, Lundbeck Foundation.
Risultati principali
- Dei 34.529 individui morti suicidi, 3.536 erano entrati in contatto medico per trauma cranico: 2.701 per concussione, 174 per frattura cranica senza lesioni cerebrali documentate e 661 per trauma con evidenze di danno cerebrale.
- Il tasso assoluto era 41 suicidi per 100.000 anni-persona con trauma cranico e 20 suicidi per 100.000 anni-persona senza diagnosi di trauma cranico (IRR 1,90).
- Rispetto all’assenza di trauma cranico, l’IRR è 2,38 per un danno cerebrale evidente, 2,01 per una frattura cranica senza lesioni cerebrali e 1,88 per una concussione.
- Il rischio di suicidio si associa (P
- Rispetto alla popolazione generale, l’IRR è pari a 3,67 nei 6 mesi successivi al contatto medico per trauma cranico e a 1,76 dopo 7 anni (P
Limiti dello studio
- Non erano disponibili informazioni sul trattamento del trauma (il regime di trattamento potrebbe avere influenzato l’esito).
Perché è importante
- Soggetti con trauma cranico possono sperimentare sintomi fisici, cognitivi ed emotivi che li pongono a rischio di suicidio.
- L’associazione tra trauma cranico e suicidio sembra riconducibile a sintomi psichiatrici: il rischio è più alto nei soggetti con diagnosi psichiatriche e in quelli che compiono atti autolesionistici.
- Il rischio è più alto dopo trauma cranico che non dopo fratture che non coinvolgono il SNC: non si tratta di una predisposizione dovuta a un incidente in generale.
- Prevenire i traumi cranici è importante per evitarne le severe conseguenze, incluso il suicidio.
- La maggior parte dei traumi cranici è dovuto a cadute o incidenti stradali: l’uso dell'elmetto protettivo e del casco è una misura preventiva da adottare sempre quando richiesto sul lavoro e negli spostamenti in moto e bici.
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