Il sovraccarico di liquidi aumenta mortalità e morbilità nei pazienti pediatrici critici
- Cristina Ferrario — Agenzia Zoe
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- Il sovraccarico di liquidi è comune nella popolazione pediatrica in condizioni critiche e mostra una forte associazione negativa con gli esiti.
- I dati ottenuti supportano l’ipotesi dell’esistenza di una soglia oltre la quale l’accumulo di liquidi diventa inutile o decisamente pericoloso.
- È fondamentale che i medici tengano sotto controllo il bilancio dei fluidi e prendano in considerazione il rischio associato a un accumulo e a un sovraccarico di liquidi che potrebbe essere evitato.
Descrizione dello studio
- È stata condotta una revisione sistematica della letteratura alla ricerca di studi relativi a bambini ricoverati nei reparti pediatrici di terapia intensiva, con descrizione del bilancio o del sovraccarico di liquidi e con esiti clinici di interesse.
- La ricerca è stata effettuata su MEDLINE, EMBASE, Cochrane Library, registri di trial e una selezione di «letteratura grigia» fino a marzo 2017 e senza restrizioni sulla lingua utilizzata.
- L’esito primario era la mortalità; gli esiti secondari includevano intensità del trattamento, insufficienza d’organo e utilizzo delle risorse.
- Il rischio di bias è stato valutato utilizzando la scala Newcastle-Ottawa.
- Fonte di finanziamento: Alberta Strategies for Patient-Oriented Research (SPOR) SUPPORT Unit Knowledge Translation Platform.
Risultati principali
- Sono stati inclusi nella revisione sistematica e nella metanalisi 44 studi (7.507 bambini): 27 (61%) studi di coorte retrospettivi, 13 (30%) studi di coorte prospettici, 3 (7%) studi caso-controllo e 1 (2%) analisi secondaria di uno studio randomizzato.
- La percentuale di bambini con sovraccarico di liquidi variava in base ai casi e alla definizione di sovraccarico (mediana, 33%; range 10%-83%).
- Il sovraccarico di liquidi, indipendentemente dalla definizione, è risultato associato a un aumento della mortalità in ospedale (17 studi [n=2.853]; odds ratio [OR]: 4,34 [IC 95%: 3,01-6,26]; I2=61%).
- La percentuale di sovraccarico di liquidi è risultata inferiore nei sopravvissuti rispetto ai non-sopravvissuti (22 studi [n=2.848]; differenza media -5,62 [IC 95%: da -7,28 a -3,97]; I2=76%).
- Dopo aggiustamento per gravità di malattia, è stato osservato un aumento del 6% nel rischio di mortalità per ciascun aumento dell’1% nella percentuale di sovraccarico di liquidi (11 studi [n=3.200]; OR aggiustato: 1,06 [IC 95%: 1,03-1,10]; I2=66%).
- Il sovraccarico di liquidi è risultato associato a un aumento del rischio di ventilazione meccanica prolungata (>48 ore) (3 studi [n=631]; OR: 2,14 [IC 95%: 1,25-3,66]; I2=0%) e danno renale acuto (7 studi [n=1.833]; OR: 2,36 [IC 95%: 1,27-4,38]; I2=78%).
Limiti dello studio
- Quasi tutti gli studi inclusi nella metanalisi sono di tipo osservazionale e nella maggior parte dei casi retrospettivi, e di conseguenza a rischio di bias di selezione.
- La tipologia degli studi inclusi non consente di confermare un legame causale tra sovraccarico di fluidi ed esiti avversi.
- La presenza di differenze sostanziali tra gli studi, come per esempio la definizione di sovraccarico di liquidi, ha reso in alcuni casi difficile il confronto e l’analisi aggregata.
Perché è importante
- La terapia di controllo e ripristino del volume di liquidi è un punto cruciale del trattamento di rianimazione dei pazienti pediatrici.
- Oltre alle pratiche di rianimazione, anche diverse altre fasi della gestione dei pazienti pediatrici critici prevedono un apporto di liquidi che potrebbe portare a un sovraccarico potenzialmente pericoloso.
- Le definizioni di «sovraccarico di liquidi» sono discordanti e il ruolo di questa condizione nel determinare gli esiti clinici in questi pazienti resta poco chiaro.
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