Conclusioni
- Quasi la metà dei pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) che presentano riarrangiamenti di ROS1 sviluppa tromboembolismo (thromboembolism,TE), la più alta incidenza di TE segnalata finora per qualsiasi sottotipo di NSCLC.
Perché è importante
- I risultati suggeriscono che il rischio di TE perdura da prima della diagnosi a dopo il trattamento e indipendentemente dai diversi regimi terapeutici per l’NSCLC.
Disegno dello studio
- 42 pazienti affetti da NSCLC con riarrangiamenti di ROS1.
- Finanziamento: nessuno.
Risultati principali
- Il 48% dei pazienti ha evidenziato ≥1 TE; il 30% di essi ha sviluppato TE multiplo.
- I tipi di TE più comuni erano embolia venosa (45%) e polmonare (31%).
- L’incidenza cumulativa di TE nel tempo, corretta per i decessi, era prossima al 45% entro 24 mesi dalla diagnosi di NSCLC.
- Il 30% dei casi di TE era antecedente la diagnosi di NSCLC.
- La sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) mediana non differiva significativamente tra pazienti con e senza TE.
- Il TE non ha influenzato il tasso di risposta obiettiva (43% in caso di TE rispetto a 40% senza) o il tasso di controllo della malattia (79% in caso di TE rispetto a 78% senza).
- Il TE ha evidenziato un effetto modesto sul tasso di risposta obiettiva alla terapia di prima linea con chemioterapia (50% in caso di TE rispetto a 44% senza) e terapie mirate (67% in caso di TE rispetto a 50% senza).
Limiti
- Studio retrospettivo.
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