Ictus nelle donne, attenzione all’endometriosi

  • Alessia De Chiara
  • Notizie dalla letteratura
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Messaggi chiave

  • Le donne con una storia di endometriosi hanno un rischio di ictus più elevato della media.
  • Nella valutazione del rischio cardiovascolare delle donne bisognerebbe essere a conoscenza anche di una eventuale diagnosi pregressa di endometriosi.

Uno studio pubblicato su Stroke ha messo in evidenza un’associazione tra l’endometriosi e un elevato rischio di ictus. Le donne con una diagnosi di endometriosi confermata tramite laparoscopia, risultano avere un rischio aumentato del 34% rispetto alle donne sane. “Una ricerca precedente aveva suggerito che le donne con endometriosi potessero avere un rischio aumentato di malattie cardiovascolari, come infarto del miocardio e ipertensione" scrivono gli autori. "La nostra analisi prospettica con quasi 30 anni di follow-up longitudinale conferma questi primi dati”.

La ricerca ha coinvolto circa 112.000 partecipanti al Nurses’ Health Study II. Le donne avevano tra i 25 e i 42 anni nel 1989, anno di inclusione nello studio, e sono state seguite fino al 2017. Grazie all’utilizzo di questionari compilati ogni 2 anni, è stato possibile raccogliere diverse informazioni, tra cui il peso e l’altezza, l’uso di contraccettivi e di aspirina, l’abitudine al fumo, l’alimentazione, l’età al menarca. Alle donne è stato anche chiesto se era stata loro diagnostica una endometriosi, presa in considerazione per le analisi solo se confermata tramite laparoscopia.

In 2.770.152 anni-persona di follow-up si sono verificati 893 casi di ictus. Le analisi, aggiustate per diversi fattori confondenti, mostrano che le donne con endometriosi confermata con laparoscopia (5.244) avevano un rischio di ictus più alto del 34% di quelle senza tale condizione (HR 1,34). L’associazione tra endometriosi e ictus era mediata in parte dall’isterectomia o dall’ooforectomia (39%) e dalla terapia ormonale del post-menopausa (15,5%), ma anche da un’età inferiore ai 45 anni alla menopausa (12,3%), da una storia di ipertensione (8,4%) o di colesterolo elevato (4,9%). Non è stata invece notata alcuna differenza in base ad altri fattori, tra cui l’età, l’indice di massa corporea, una storia di infertilità o lo stato della menopausa.

Secondo gli autori, i risultati andranno replicati considerando separatamente l’ictus ischemico e l’ictus emorragico, una differenza che non è stata possibile valutare in questo studio, così come si dovrà valutare in che modo la riduzione di fattori di rischio cardiovascolari possa influire sulle donne con endometriosi. “Sia le donne che i curanti dovrebbero essere consapevoli della storia ginecologica e riproduttiva, e valutare i fattori di rischio cardiovascolare, la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari e gli eventuali segni e sintomi, compreso l’ictus, alla luce di questa diagnosi” concludono.