I pazienti affetti da tumore polmonare che hanno ricevuto il vaccino a mRNA evidenziano una risposta peggiore alla variante Omicron
- Valanparambil RM & al.
- J Clin Oncol
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Dopo 2 dosi di vaccino a mRNA primario, i pazienti affetti da tumore polmonare evidenziano una risposta anticorpale peggiore (rispetto ai controlli sani) alla variante Omicron di SARS-CoV-2.
- Le dosi di richiamo migliorano le risposte, ma i titoli più alti diminuiscono dopo 3 mesi.
Perché è importante
- Uno dei primi studi sui benefici del vaccino espressamente per i pazienti affetti da tumore polmonare che, analogamente ad altri pazienti oncologici, sono considerati ad alto rischio di COVID-19 a causa dell’immunosoppressione.
- Questi risultati suggeriscono che i medici di base e gli specialisti dei tumori polmonari dovrebbero incoraggiare i pazienti affetti da tumore polmonare a ricevere dosi primarie e di richiamo del vaccino a mRNA.
- Gli operatori sanitari devono inoltre incoraggiare i pazienti a utilizzare precauzioni universali (ad es. mascherina e distanziamento sociale).
Disegno dello studio
- Studio di coorte, prospettico di 82 pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) e 53 donatori sani che hanno ricevuto un vaccino a mRNA anti-SARS-CoV-2.
- Sono stati analizzati 2 tipi di titoli anticorpali in vari momenti dopo la vaccinazione:
- dosaggi di legame (alla proteina spike, al dominio di legame al recettore e al dominio N-terminale) tramite il test Meso Scale Discovery;
- dosaggi di neutralizzazione del virus vivo tramite il test Focus Reduction Neutralization.
- Finanziamento: National Institutes of Health (NIH); altri.
Risultati principali
- Dopo una serie di vaccinazione primaria con 2 dosi, i pazienti affetti da NSCLC hanno evidenziato titoli di anticorpi leganti e neutralizzanti da 6 a 7 volte inferiori rispetto ai controlli sani (P≤0,0001).
- Questo risultato complessivo maschera il fatto che un sottogruppo di pazienti, che costituisce il 25% del campione, ha evidenziato risposte persino peggiori, mentre il 75% del campione ha evidenziato risposte paragonabili a quelle dei controlli sani.
- Nessun fattore, compresi i tipi di terapia, è riuscito a spiegare perché il sottogruppo ha reagito in modo così scarso.
- I titoli anticorpali neutralizzanti sono risultati inferiori di >50 volte contro la variante Omicron (B.1.1.529) rispetto al ceppo Wuhan wild-type 614D (P≤0,0001).
- La vaccinazione di richiamo ha determinato un aumento della risposta alla variante Omicron rispetto ai titoli pre-richiamo (P=0,0001), ma il miglioramento è diminuito dopo 3–4 mesi.
Limite
- Disegno osservazionale.
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