HIV: un trattamento più semplice ed efficace per bambini e adolescenti

  • Alessia De Chiara
  • Notizie dalla letteratura
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Messaggi chiave

  • In bambini e adolescenti con infezione da HIV-1 che iniziano un trattamento di prima o seconda linea, una terapia antiretrovirale (ART) basata sul dolutegravir risulta superiore alle cure standard.
  • La terapia presenta diversi vantaggi, tra cui la facilità di assunzione da parte dei bambini.

Nei bambini e negli adolescenti con infezione da HIV-1, una ART basata sul dolutegravir è più facile da assumere ma anche più efficace rispetto alle cure standard. È quanto suggeriscono i risultati del trial ODYSSEY, pubblicati di recente su NEJM. Lo studio, condotto su pazienti con un peso di almeno 14 kg e che hanno iniziato il trattamento come terapia di prima o seconda linea, mostra un rischio di fallimento più basso del 40%.

Il dolutegravir è un inibitore dell’integrasi (integrase strand-transfer inhibitor, INSTI) di seconda generazione raccomandato, già da qualche anno, come trattamento per pazienti con HIV-1 dall’Organizzazione mondiale della sanità. Alcuni studi di farmacocinetica nell'ambito dello stesso trial ODYSSEY hanno fornito informazioni in merito al dosaggio del farmaco per le linee guida aggiornate e contribuito alle raccomandazioni per l'autorizzazione del dolutegravir in ambito pediatrico da parte dell’FDA e dell’EMA.

ODYSSEY è uno studio di non inferiorità che ha coinvolto 707 bambini e adolescenti di almeno 14 kg con età mediana di 12,2 anni (range da 2,9 a 18 anni) provenienti da Uganda, Zimbabwe, Sud Africa, Tailandia ed Europa. I partecipanti, di cui quasi la metà doveva iniziare una terapia di prima linea (coorte A) e il resto doveva passare a una di seconda linea (coorte B), sono stati randomizzati a ricevere le cure standard o il dolutegravir insieme ad altri agenti. Il fallimento del trattamento è stato osservato, entro 96 settimane, in 47 pazienti del gruppo dolutegravir e in 75 del gruppo di cure standard (probabilità stimata 0,14 e 0,22). Gli effetti del trattamento sono stati simili nelle 2 coorti. L'HR aggiustato per il fallimento del trattamento a 96 settimane è dello 0,60 e si è visto che l'efficacia superiore del dolutegravir era presente alla settimana 48 e si manteneva fino alla 144.

Gli eventi avversi gravi e di grado 3 o superiore hanno colpito una percentuale simile di pazienti in ogni gruppo (rispettivamente 10% e 21% nel gruppo dolutegravir e 11% e 24% nel gruppo cure standard). Nel gruppo dolutegravir si è riscontrato un miglior profilo lipidico, una frequenza minore di eventi avversi con modifica della terapia ed è stato osservato un aumento di peso aggiuntivo minimo (1 kg), accompagnato da un piccolo aumento dell’altezza (0,8 cm). Gli autori sottolineano inoltre il fatto che non si è riscontrata resistenza al farmaco tra i partecipanti che hanno iniziato l’ART basata sul dolutegravir come terapia di prima linea.

“Si stima che nel mondo 1,8 milioni di bambini e adolescenti con meno di 15 anni di età vivano con l’infezione da HIV” esordiscono i ricercatori, spiegando come le opzioni di trattamento per questi pazienti siano in ritardo rispetto a quelle disponibili per gli adulti e che gli esiti siano sempre peggiori. Ci sono poi diverse problematiche associate all’uso dei farmaci antiretrovirali tra i bambini, tra cui la poca gradevolezza e la necessità di più somministrazioni al giorno. Le formulazioni di dolutegravir invece sono di facile assunzione. In particolare, la compressa da 50 mg (utilizzata anche per gli adulti) è piccola e quella da 5 mg si disperde in acqua ed è gradevole al palato. Per gli autori poi ci sono anche altri vantaggi, tra cui il fatto di avere solo 2 formulazioni per tutte le fasce di peso e la possibilità di allineare il trattamento dei bambini con quello degli adulti, il che può semplificare l’approvvigionamento del farmaco. ODISSEY, infine, ha incluso anche una coorte di studio di bambini tra i 3 e i 14 kg, il cui follow-up è in corso.