Gli antipsicotici sono un fattore di rischio indipendente per il tumore mammario
- Univadis
- Notizie di oncologia
I risultati suggeriscono che chi fa uso di antipsicotici deve essere sottoposto a screening del tumore mammario più frequenti.
Conclusioni
- Una metanalisi indica che l’uso di antipsicotici è un fattore di rischio indipendente per il tumore mammario.
- Le dosi elevate possono comportare rischi più alti rispetto alle dosi basse.
- Chi fa uso di antipsicotici (rispetto a chi non li usa) e ha già una diagnosi di tumore mammario può essere esposto a un rischio maggiore di mortalità per tutte le cause.
- È possibile che gli antipsicotici che aumentano la prolattina non aumentino maggiormente il rischio di tumore mammario rispetto agli antipsicotici risparmiatori di prolattina.
Perché è importante
- Questa metanalisi, la prima del genere, suggerisce che i medici di base dovrebbero valutare uno screening più frequente del tumore mammario nelle pazienti che fanno uso di antipsicotici.
- Gli antipsicotici sono utilizzati non sono solo da chi soffre di schizofrenia, ma anche da chi presenta, tra gli altri disturbi psichiatrici, disturbo bipolare, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo post-traumatico da stress.
- I risultati suggeriscono inoltre che gli oncologi dovrebbero valutare un trattamento più aggressivo del tumore mammario nelle donne che assumono antipsicotici e che hanno già un tumore mammario.
- I risultati non confermano le ipotesi di lunga data secondo le quali gli antipsicotici atipici presentano un rischio maggiore rispetto agli antipsicotici tipici o che gli antipsicotici che aumentano la prolattina presentano un rischio maggiore rispetto agli antipsicotici risparmiatori di prolattina.
Disegno dello studio
- Revisione sistematica e metanalisi di 11 studi con quasi 1.499.001 partecipanti dopo una ricerca nei database Embase, Scopus, PubMed, Web of Science, Cochrane Library e Hebei Medical University Library.
- Gli studi erano suddivisi come segue: 6 erano studi di coorte retrospettivi, 1 era uno studio di coorte prospettico e 4 erano studi caso-controllo.
- Esito primario: tumore mammario.
- Finanziamento: nessuno rivelato.
Risultati principali
- L’uso di antipsicotici (rispetto al mancato utilizzo) è risultato associato a un aumento complessivo del 23% del rischio di tumore mammario (OR=1,23; IC 95%, 1,04–1,47), con elevata eterogeneità tra gli studi (89%).
- I gruppi che assumevano alte dosi hanno evidenziato un rischio più elevato di tumore mammario rispetto ai gruppi che assumevano basse dosi in 2 studi separati: in 1 studio, il rischio è risultato aumentato del 39% (OR=1,39; IC 95%, 1,16–1,67) mentre nel secondo studio il rischio è risultato aumentato del 33% (OR=1,33; IC 95%, 1,15–1,55).
- Anche l’uso di antipsicotici (rispetto al mancato utilizzo) è risultato associato a un aumento del 54% del rischio di mortalità per tutte le cause delle pazienti affette da tumore mammario (OR=1,54; IC 95%, 1,29–1,82).
- Non è stata osservata alcuna differenza nel rischio tra antipsicotici atipici (es. olanzapina) e tipici (es. aloperidolo; OR=1,23; IC 95%, 0,93–1,63).
- Non è stata osservata alcuna differenza nel rischio tra antipsicotici che aumentano la prolattina e antipsicotici risparmiatori di prolattina (OR=1,13; IC 95%, 0,97–1,31).
Limiti
- Gli 11 studi erano tutti osservazionali e 4 avevano un disegno caso-controllo, una forma di evidenze più debole.
- Alta eterogeneità tra gli studi.
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