Giovani e giovanissimi: attenzione all’alimentazione disordinata

  • Alessia De Chiara
  • Notizie dalla letteratura
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Messaggi chiave

  • A livello globale, più di 1 bambino o adolescente su 5 presenta un’alimentazione disordinata in base al questionario Sick, Control, One, Fat, Food (SCOFF).
  • La percentuale di giovani interessati è più elevata tra le ragazze e aumenta all’aumentare di età e indice di massa corporea.
  • I risultati sottolineano l’importanza di effettuare uno screening dei disturbi alimentari in assistenza primaria e la necessità di attuare strategie volte a prevenirli. 

 

Perché è importante

  • Il termine alimentazione disturbata (disordered eating) viene spesso utilizzato per descrivere comportamenti alimentari che non per forza soddisfano i criteri di disturbo alimentare.
  • La sua presenza andrebbe valutata attentamente poiché se non individuata e trattata adeguatamente può evolvere nei disturbi alimentari, comuni tra gli adolescenti e ancor di più tra i giovani adulti.
  • Per prevenirla e affrontarla è necessario identificarne l’entità e individuare la distribuzione nelle popolazioni a rischio.
  • Fino ad oggi non era stata condotta una revisione sistematica e metanalisi volta a determinare la percentuale di bambini e adolescenti interessati.

 

Come è stato condotto lo studio

  • Sono stati ricercati gli studi che hanno valutato l’alimentazione disordinata tra bambini e adolescenti con il questionario SCOFF, sviluppato nel 1999, che rappresenta il metodo di screening più utilizzato per i disturbi alimentari.
  • Sono stati esclusi gli studi i cui dati sono stati raccolti nel periodo di diffusione del COVID-19 e quelli effettuati su giovani con una diagnosi di disturbo mentale o fisico.

 

Risultati principali

  • Sono stati inclusi 32 studi (per oltre 63.000 partecipanti) condotti in 16 paesi (soprattutto in Europa, seguita da Asia, Nord America, Sud America, Africa).
  • Circa il 22% dei giovani presenta un’alimentazione disordinata.
  • Le ragazze hanno una maggiore probabilità di soffrirne rispetto ai ragazzi (30,03% contro 16,98%).
  • La percentuale di giovani con alimentazione disordinata cresce all’aumentare dell'età e dell'indice di massa corporea.