FOLFOX prima dell’operazione, un’opzione efficace per il cancro al retto
- Alessia De Chiara
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- In pazienti con cancro rettale localmente avanzato idonei a un’operazione chirurgica con risparmio dello sfintere, una terapia neoadiuvante con FOLFOX si è rivelata un’opzione di trattamento efficace.
- Il trattamento è stato non inferiore alla chemioradioterapia per quanto riguarda la sopravvivenza libera da malattia e non sono emerse differenze tra i gruppi nella sopravvivenza complessiva e nella recidiva locale, la cui incidenza è stata molto bassa.
- La maggior parte dei pazienti del gruppo FOLFOX ha evitato la chemioradioterapia (sia prima sia dopo l’operazione).
Perché è importante
- Per i pazienti con cancro al colon-retto avanzato localmente la chemioradioterapia rappresenta da tempo la terapia standard in Nord America, sebbene associata a effetti tossici a breve e lungo termine.
- Lo studio, condotto sulla base di un pilota che ha mostrato risultati favorevoli in merito a una terapia neoadiuvante con FOLFOX (fluorouracile, leucovorin e oxaliplatino) amplia le opzioni terapeutiche per questo tumore.
Come è stato condotto lo studio
- PROSPECT è uno studio di non inferiorità che ha coinvolto pazienti con adenocarcinoma rettale allo stadio T2 linfonodo positivo o T3 linfonodo positivo o negativo candidati alla chirurgia con risparmio dello sfintere in Canada, Stati Uniti e Svizzera.
- Circa 1.100 partecipanti sono stati randomizzati a ricevere prima dell’operazione chemioradioterapia o FOLFOX più eventuale chemioradioterapia (per i pazienti con tumore regredito meno del 20% o che hanno interrotto FOLFOX a causa di effetti avversi).
Risultati principali
- In un follow-up mediano di 58 mesi, FOLFOX è risultato non inferiore alla chemioradioterapia per quanto riguarda la sopravvivenza libera da malattia.
- Tale sopravvivenza a 5 anni è stata dell’80,8% nel gruppo FOLFOX e del 78,6% in quello assegnato alla chemioradioterapia.
- Non ci sono state differenze tra i gruppi in merito alla sopravvivenza complessiva e alla recidiva locale (la cui riduzione è uno dei maggiori benefici della radioterapia pelvica).
- Nel gruppo FOLFOX circa il 9% e l’1,4% dei pazienti ha ricevuto chemioradioterapia rispettivamente prima e dopo l’operazione.
- Nel gruppo FOLFOX, il cui periodo di trattamento è durato più a lungo di quello chemioradioterapico, si è notata un’incidenza di effetti avversi maggiore prima dell’operazione e, tra i pazienti che hanno ricevuto anche terapia adiuvante, minore nel post-operatorio.
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