Fnomceo, 'servono risorse o rischio concreto che Ssn salti'

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Roma, 23 nov. (Adnkronos Salute) - "Il Servizio sanitario pubblico si sta svuotando, sta perdendo la sua linfa vitale, il suo capitale umano. E' il momento di invertire la rotta. Investire nel Ssn oggi ci sembra il richiamo più importante che vorremmo rivolgere alla politica. Non servono soltanto interventi normativi: servono in questo momento risorse. Servono ai medici, sempre più preoccupati delle loro condizioni. Servono per i pazienti, che molto spesso si ritrovano senza medici di famiglia e di fronte al problema delle liste di attesa". Questo l'accorato appello di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), oggi in audizione in Commissione Giustizia del Senato sulla conversione in legge del decreto che, tra le altre disposizioni, ha anticipato al 2 novembre la cessazione dell'obbligo vaccinale anti-Covid per i professionisti sanitari.

"Condividiamo le preoccupazioni espresse dalla Corte dei Conti nella sua memoria sulla Nota di aggiornamento al Def: il mancato investimento sui professionisti sanitari rappresenta un duro colpo per il Servizio sanitario nazionale - ha sottolineato Anelli - Significa rinviare di un anno soluzioni che potrebbero essere adottate subito per fermare l'emorragia di medici verso il privato e verso l'estero. Di questo passo, il rischio che il sistema salti è molto concreto".

"Auspichiamo che il Governo e il Parlamento individuino le risorse che sono necessarie, anzi indispensabili e urgenti per sostenere il Servizio sanitario nazionale. Crediamo che puntare sempre di più sulle professioni sia fondamentale - ha rimarcato - e alla vigilia del dibattito parlamentare sulla Legge finanziaria riteniamo che sia doveroso da parte di questa Federazione richiamare la politica a un senso di responsabilità verso il Ssn".