Fnomceo, 'interventi rapidi contro aggressioni? Obiettivo sia evitarle'

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Roma, 12 gen. (Adnkronos Salute) - Sulle aggressioni ai medici, "il primo obiettivo deve essere evitarle. Questa sarebbe la prospettiva ottimale" al di là di misure di sicurezza quali l'invio immediato delle forze dell'ordine, come nella ventilata direttiva del ministero dell'Interno alle prefetture per garantire interventi rapidi in caso di violenze. Così all'Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo).

Per Anelli è necessario mettere in piedi "tutte le iniziative che evitano il conflitto. Ci sono due possibilità per farlo", spiega. "La prima è la deterrenza, quindi utilizzare la presenza negli ospedali di forze dell'ordine, o dell'Esercito, se il Governo dovesse valutare di non avere personale di pubblica sicurezza sufficiente per presidi in ogni pronto soccorso. E per quanto riguarda altre strutture, territoriali e guardie mediche, non ci devono essere più medici da soli in luoghi isolati: devono essere organizzate in edifici dove c'è altro personale", avverte il presidente dei medici. L'altra possibilità, aggiunge, "è parlare con i cittadini. Servirebbe quindi adottare la procedura che prevede personale adeguatamente preparato nella comunicazione con i cittadini per informarli. Servono 'mediatori' in grado di spiegare ciò che sta accadendo, evitando situazioni di esasperazione. Migliorare la comunicazione riduce la conflittualità".

"E' chiaro dunque - conclude Anelli - che il tema non è solo quello di garantire un rapido arrivo delle volanti o dei carabinieri sui luoghi di violenza, ma è soprattutto prevenire. Quello che si può fare nell'immediato è migliorare le condizioni di lavoro degli operatori, la comunicazione con il cittadino". In ogni caso, "la presenza della pubblica sicurezza con l'Esercito è un forte deterrente per evitare episodi di violenza".