Fnomceo, 'fuga non solo da pronto soccorso, temiamo reazione a catena'
- Univadis
- Adnkronos Sanità
Milano, 10 mag. (Adnkronos Salute)() - "Credo che fra un po' i medici cominceranno a dimettersi da tutte le aree. La situazione sta diventando insostenibile sia sul versante ospedaliero, dove è molto grave nei pronto soccorso, e sia sul territorio dove ovviamente le conseguenze sono anche che i cittadini non trovano più i medici. Avevamo lanciato da tempo l'allarme sulla dignità del lavoro, che è saltata. Oggi torna il problema gravissimo dei pronto soccorso, ma temo una reazione a catena. Dopo ci saranno altre aree che pian piano faranno la stessa fine, perché i turni negli ospedali o i carichi di lavoro sul territorio sono talmente devastanti che non è possibile che" i camici bianchi "reggano per tanto tempo. Non si riesce più, non ce la facciamo. E' un anno che parliamo di questione medica. E la pandemia ha solo accelerato e moltiplicato problemi antichi, è stata un effetto domino". A lanciare l'allarme all'Adnkronos Salute è Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo).
"La situazione è veramente drammatica. Avevamo lanciato questo allarme nella Conferenza sulla questione medica, l'avevamo detto che il livello di disagio e difficoltà della professione è ormai altissimo. L'avevamo detto che i medici si ammalavano, che i carichi di lavoro erano enormi, che la gente non andava più in ferie, che c'erano ore in più fatte anche non retribuite, che i turni erano saltati", elenca Anelli. Oggi si parla di pronto soccorso. Si è accesa una spia, con il caso dell'ospedale Cardarelli di Napoli, dove il concorso per arruolare dirigenti medici per il pronto soccorso è andato deserto, la pressione sul reparto nei giorni scorsi era alle stelle e i medici hanno minacciato in massa le dimissioni per protesta.
"I pronto soccorso - analizza Anelli - sono presi d'assalto perché rappresentano una strada oggi per avere una risposta immediata ai propri problemi". "Non è che non funzioni la medicina territoriale - puntualizza - con tutti i difetti che ci sono comunque è lì ed è presente. Il vero problema è che non ci sono risposte sul territorio, non abbiamo strumenti sul territorio. Va fatto un investimento molto preciso sul territorio e non avviene nel giro di qualche giorno. Così intanto torna il problema dei pronto soccorso, ma a catena questa situazione 'contagerà' anche altre aree della medicina".
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