Fnomceo, 'bel regalo di Natale proroga ricetta digitale'

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Roma, 21 dic. (Adnkronos Salute) - "La proroga della ricetta elettronica è un vero regalo di Natale, per pazienti e medici". Lo dice all'Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), commentando la decisione arrivata in queste ore. "E' un'ottima notizia, perché restituisce ai cittadini un pezzo di sistema sanitario efficiente che consente di poter andare in farmacia con lo smartphone per ritirare i farmaci o per eseguire una prestazione senza stampare inutilmente la ricetta".

Inoltre, "è un'ottima notizia perché dà la possibilità al medico di gestire meglio il rapporto con l'assistito, riducendo la parte burocratica e liberando tempo per la relazione di cura". Inviare ricette elettroniche "significa anche avere anche più rispetto per l'ambiente. Si risparmia carta, si evita il consumo di toner", conclude Anelli convinto che "migliore notizia non ci potesse essere per le feste".

La possibile proroga di un anno della possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms "è un provvedimento di assoluta normalità e buon senso, però ora basta lavorare in emergenza. Far fare la fila per la ricetta non mi pare una cosa utile. Ora si deve pensare a uscire da questa normativa emergenziale e dare stabilità alla misura", introdotta da un'ordinanza della Protezione civile durante l'emergenza Covid e con scadenza a fine anno, "che si è rivelata utile per i medici e per i cittadini". Così all'Adnkronos Salute Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale vicario della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e segretario provinciale della Fimmg Roma.

Dello stesso avviso ina Onotri, segretario generale del Sindacato medici italiani (Smi): "Siamo soddisfatti che il Governo abbia colto la nostra sollecitazione, prorogando di un anno la possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms, inserendo la norma nel decreto Milleproroghe". "Attendiamo, adesso - aggiunge - ulteriori misure per liberare i medici convenzionati del Servizio sanitario nazionale da gravosi carichi burocratici, a partire dalla possibilità di ridurre drasticamente le file di attesa negli studi dei medici attraverso un'autocertificazione dei lavoratori dei primi 3 giorni di malattia, soprattutto per quelle patologie non obiettivabili".