Fials, nel Lazio rischio chiusura servizi per grave carenza personale
- Univadis
- Attualità mediche
Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - "Lo spauracchio della chiusura di servizi nella sanità laziale si fa sempre più reale e concreto. Mancano 7mila lavoratori, solo nell'ultimo anno e mezzo ci sono stati 4.600 pensionamenti e altri se ne aggiungeranno entro fine anno. E mentre con il Pnrr si pensa di sviluppare nuove strutture territoriali nessuno sembra porsi il problema di quali e quante figure professionali occorreranno e come reperirle". Lo denuncia Roberto Lazzarini della segreteria Fials Lazio, che aggiunge: "Siamo seriamente preoccupati per la tenuta dei servizi assistenziali, soprattutto per le condizioni di lavoro in cui si trovano ad operare i professionisti della sanità". Da qui la richiesta di un "intervento urgente" della Regione Lazio.
Lazzarini denuncia ancora: "Mancano figure di assistenza infermieristica, medici, tecnici, amministrativi, professionisti, ausiliari. I buchi nei turni per coprire i servizi hanno indotto a un utilizzo smisurato del lavoro straordinario e ormai il personale è allo stremo delle forze psicofisiche". "Dalla Regione, non arrivano autorizzazioni e risposte concrete, per attingere all’assunzione di nuovo personale né dalle graduatorie concorsuali già esistenti - dettaglia - come neppure autorizzazioni a espletare nuovi concorsi, a causa della mancanza di risorse economiche da impegnare. Perfino l’integrazione dei fondi contrattuali per pagare le indennità e gli incentivi ai lavoratori della sanità non vengono rimpinguati dei soldi spesi, seppure tutto il personale oggi, come risaputo, lavora con che ha un Ccnl scaduto".
"Una Regione responsabile e il suo assessore dovrebbero avere il coraggio di rispondere delle proprie azioni e osare con scelte adeguate - sostiene il sindacalista - dando immediati segnali chiari con atti dovuti, trasmettendo alle aziende il da fare e indicando loro date certe per stabilizzare i precari ei trovare le risorse da immettere perché dovute e fin qui mancate. Vorremmo evitare di indire uno stato d'agitazione in un momento tanto delicato come questo- conclude - e soprattutto vorremmo evitare di far pagare ai cittadini la mancanza di un servizio tanto essenziale quale la salute ma se non si avranno risposte immediate la regione Lazio sarà unica colpevole dei disagi che si stanno e che si verificheranno in questo breve futuro". Fials parla quindi "atteggiamento da irresponsabili anche per aver disatteso impegni" e avverte che "si rischia di lasciare abbandonata la sanità, i lavoratori e i cittadini".
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