Federazione Asl e ospedali, a sanità servono riforme e fondo all'8% del Pil
- Univadis
- Attualità mediche
Roma, 25 nov. (Adnkronos Salute) - Alla sanità servono riforme e più fondi. Lo sottolinea la Fiaso, Federazione delle azienda sanitarie e ospedaliere, commentando la Manovra varata dal governo Meloni. "La strada, come Fiaso chiede da tempo, è attestare il nostro Paese su uno stanziamento dell’8% del Pil dedicato al Fondo sanitario nazionale - afferma il presidente della Federazione, Giovanni Migliore - che ci riporterebbe in linea con i paesi europei più avanzati e soprattutto significherebbe per i cittadini più personale e meno liste d’attesa".
"I 2 miliardi in più servono per la stragrande maggioranza a pagare le bollette e i costi dell’inflazione e dunque a mantenere la sanità agli stessi livelli degli anni precedenti - rileva Migliore - ma non a fare passi in avanti. Occorre invece riportare il Ssn al centro delle politiche pubbliche del Paese. Oltre alle risorse, servono interventi legislativi che sblocchino il tetto di spesa previsto per il personale fermo al 2004 e che ci consentano di assumere in corsia medici, anche specializzandi, infermieri e operatori sociosanitari necessari per rispondere ai bisogni di salute della popolazione. I 200 milioni per le indennità aggiuntive a chi lavora nei pronto soccorso previsti in manovra, inoltre, sono ancora pochi e solo dal 2024. Questo stanziamento sia, dunque, una base di partenza sulla quale proseguire il lavoro: incrementare ulteriormente le indennità, introdurre la figura del medico unico di emergenza, inserire gli specializzandi anche con contratti libero professionali e modificare, uniformandole, le regole per il lavoro di liberi professionisti nelle corsie d’ospedale. Su questo contiamo di confrontarci - chiosa - nelle prossime settimane con il Governo e di poter portare le nostre proposte".
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