Farmaco o terapia cognitiva, cosa è meglio per trattare l’insonnia?

  • Benedetta Pagni
  • Notizie dalla letteratura
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Messaggi chiave

  • La terapia cognitivo comportamentale digitale (TCCd) sta affiancando in maniera sempre più strutturata i classici strumenti per la gestione dell’insonnia, ossia i trattamenti farmacologici e la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) condotta di persona dall'operatore.
  • Considerando l’aumento di casi di insonnia, sono necessari nuovi strumenti facilmente accessibili e a basso costo.
  • Con la TCCd si intendono fornire strumenti e indicazioni della TCC classica attraverso applicazioni per smartphone o internet.

 

Perché è importante

  • L’insonnia è un problema che coinvolge sempre più persone: dalla pandemia da COVID-19 è stato registrato un aumento di casi che va dal 47% al 189%.
  • Il numero di professionisti non è sufficiente a coprire il fabbisogno crescente.
  • Le conseguenze dell’insonnia sono dannose: diminuzione della produttività lavorativa, riduzione della qualità della vita, esauribilità delle abilità cognitive, neurodegenerazione e accelerazione di processi patologici (malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2).
  • Pochi studi fino a oggi hanno analizzato l'efficacia, la durata e l'adattabilità della terapia digitale in contesti clinici confrontandola con i già noti trattamenti farmacologici.

 

Come è stato condotto lo studio

  • È stato condotto uno studio retrospettivo di coorte, basato su dati longitudinali derivati dall’applicazione Good Sleep 365.
  • Questa app registrava informazioni come i farmaci utilizzati e le caratteristiche del sonno. Altre informazioni sui pazienti (demografiche e cliniche) sono state raccolte durante la fase di adesione allo studio.
  • I dati analizzati coprono l’intervallo di tempo da novembre 2018 a febbraio 2022 e 4052 pazienti: l’età media è di 44.29 anni e il 74,7% è di sesso femminile (3028).
  • Sono stati suddivisi in 3 gruppi sottoposti solo alla TCCd (418, 10,32%), al solo trattamento monofarmacologico (862, 21,27%) e a una combinazione dei due (2772, 68,41%).

 

Risultati

  • Il follow-up a distanza di 6 mesi ha mostrato che la TCCd aveva effetti positivi superiori rispetto alla monoterapia farmacologica. Tuttavia non risultava stabile e duratura.
  • La combinazione fra TCCd e farmaco ha portato a un miglioramento duraturo della qualità del sonno rispetto alla solo monoterapia.
  • I risultati suggeriscono che questa combinazione potrebbe avere benefici che perdurano nel tempo, ma servono ulteriori implementazioni per migliorare l’engagement e la stabilità.