Farmacie Lombardia, 'vera svolta su ricette decollo Fascicolo elettronico'

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Milano, 21 dic. (Adnkronos Salute) - "Mi auguravo che arrivasse la proroga della possibilità per i medici di trasmettere via email, messaggi e telefono il numero della ricetta elettronica (Nre) ai pazienti. Anche se in Lombardia siamo fortunati e la regione non avrebbe avuto problemi", se questa disposizione nata sull'onda della pandemia per ridurre l'affollamento degli studi medici non fosse stata prorogata. "Nulla sarebbe cambiato, visto che abbiamo già attivo il Fascicolo sanitario elettronico (Fse)" e la trasmissione telematica dei promemoria viaggia a regime. "Ecco, la vera svolta per il Paese sarebbe il decollo del Fse, la sua piena applicazione". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, che commenta la proroga della misura introdotta nel 2020 da un'ordinanza legata alla pandemia.

Come chiesto a gran voce dai medici, il Governo riunito in Consiglio dei ministri ha inserito nel Milleproroghe la norma che permette di continuare ancora un anno con questa modalità di trasmissione delle ricette elettroniche. La differenza che può fare il Fse su questo fronte viene illustrata anche in una newsletter per i farmacisti (Fpress), in cui si porta appunto l'esempio della Lombardia dove le farmacie non solo recepiscono il consenso dell'assistito per l'accesso al Fse, ma su sua richiesta registrano il numero di cellulare del paziente affinché il medico invii il Nre tramite sms criptato, "a prova di privacy", si legge nel testo.

"Dove tutto questo non c'è ancora", la comunicazione del numero della ricetta elettronica via email e messaggi "resta una bella comodità, introdotta col Covid, e andava prorogata in tutta Italia - riflette Racca -Noi continueremo come prima e l'augurio è che tutte le Regioni possano seguire questa strada perché il Fse è troppo importante - assicura - Racconta la nostra vita, il nostro percorso se si va in ospedale, permette di avere" una traccia di "tutto, ed è possibile conoscere anche le medicine" che vengono prescritte e così via.

"E' un lavoro che bisogna fare - esorta la presidente di Federfarma Lombardia - Bisogna aiutare le persone che non sanno ancora usare il Fse a poterne beneficiare. In Italia ancora" la svolta digitale del Fascicolo sanitario elettronico non si è pienamente realizzata ovunque.

"Noi siamo molto avanti in Lombardia e stanno iniziando a essere sempre di più i cittadini che usano il Fse per le vaccinazioni, i portali, le ricette e così via - rileva Racca - La pandemia ha agevolato" la realizzazione di questa rivoluzione hi-tech che 'dematerializza' la carta, "ma dobbiamo ancora spingere sulla digitalizzazione totale, far sì che si equiparino la sanità pubblica e quella privata - insiste Racca - Ci sono tante cose da fare, ma secondo me questo è un lavoro che l'anno venturo deve essere completato".