Esperti, assistenza sociosanitaria e sociale vanno integrate

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Roma, 20 feb. (Adnkronos Salute) - Si è svolto oggi al Campus Bio-Medico di Roma, in occasione della Giornata della giustizia sociale, il workshop 'Accordi che curano: verso un'assistenza domiciliare, integrata, sociosanitaria e sociale', organizzato da Fondazione Alberto Sordi in collaborazione con Regione Lazio.

L'evento - sviluppato in due distinte tavole rotonde - ha inteso sottolineare la necessità di "un'assistenza domiciliare sociosanitaria e sociale sempre più integrata", hanno evidenziato gli esperti. Nella prima sessione, i relatori hanno discusso il tema della cura nell'unità dei bisogni e chiarito la possibilità tangibile di una reale integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. Luisa Laurelli, assessora Politiche sociali e della Salute del Municipio IX di Roma, ha lanciato un appello affinché "i sistemi informatici di Regione Lazio e Comune di Roma possano essere tra loro connessi poiché attualmente non sono comunicanti e, come si può facilmente immaginare, questa falla impedisce la reale integrazione, sul territorio, del sistema sociosanitario".

Leonardo Palombi, segretario Commissione per la Riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, ha invece sottolineato come "l'integrazione tra assistenza sanitaria e sociale è uno dei più importanti obiettivi della legge delega". Ha poi aggiunto che "lo storico passaggio che ci attende è quella che definiamo una transizione assistenziale: da un approccio prestazionale, che purtroppo ancora domina lo scena, a una vera e propria presa in carico dell'anziano in un articolato continuum assistenziale".

Nel corso della seconda sessione, il focus è stato posto sull'esperienza di servizi sociosanitari e sociali che, integrati, rappresentano risposte unitarie ai bisogni di cura. Soddisfatta Grazia Dalla Torre, Fondazione Alberto Sordi, che nel suo intervento - oltre ai ringraziamenti alle istituzioni e alle realtà associative che hanno contribuito alla buona riuscita dell'iniziativa organizzata in collaborazione con Regione Lazio - ha rimarcato "il desiderio di Fondazione Alberto Sordi di accendere i riflettori sulla necessità di permettere alle persone anziane di continuare a sentirsi parte attiva della collettività, coltivare una dimensione relazionale soddisfacente e poter raggiungere una soddisfacente qualità della vita grazie al supporto dei servizi sociali e dalle associazioni di settore".

Parole a cui fa eco l'intervento di Giancarlo Penza, della Comunità di S.Egidio, per il quale "l'integrazione di assistenza domiciliare sociosanitaria e sociale è la svolta cruciale a cui il sistema di assistenza e cura degli anziani, a partire dal Servizio sanitario nazionale, deve essere in grado di approdare per adeguarsi ad una utenza di cui gli anziani rappresentano una percentuale sempre più alta".