ESMO 2021 — Miglioramenti significativi della sopravvivenza complessiva delle pazienti affette da tumore mammario in stadio avanzato con l’aggiunta di ribociblib a letrozolo

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Conclusioni

  • La terapia di prima linea con ribociclib + letrozolo ha evidenziato un miglioramento clinicamente significativo della sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) rispetto a placebo + letrozolo nelle pazienti in post-menopausa affette da tumore mammario in stadio avanzato (advanced breast cancer, ABC) positivo per i recettori ormonali (hormone receptor, HR), HER2-negativo (HR+/HER2-).
  • Si tratta della sopravvivenza mediana più lunga mai riportata nelle sperimentazioni cliniche di fase III sull’ABC.
  • Ribociclib + terapia endocrina devono essere considerati l’opzione terapeutica preferita per questa popolazione.

Perché è importante

  • I principali obiettivi del trattamento dei tumori in stadio avanzato sono una sopravvivenza complessiva più lunga unita a una migliore qualità della vita (quality of life, QoL).

Disegno dello studio

  • Sperimentazione di fase III MONALEESA-2: 688 pazienti in post-menopausa affette da ABC HR+/HER2-
  • L’uso precedente di inibitori di CDK4/6, chemioterapia (CT) o terapia endocrina (endocrine therapy, ET) per malattia in stadio avanzato non era consentito.
  • Randomizzazione (rapporto 1:1): ribociclib + letrozolo (n=334) o placebo + letrozolo (n=334).
  • Endpoint primario: sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS - dati riportati precedentemente).
  • Principale endpoint secondario: OS.
  • Cutoff dei dati: 10 giugno 2021; follow-up mediano di 79,7 mesi.
  • Finanziamento: Novartis Pharmaceuticals Corporation.

Risultati principali

  •  OS mediana: rispettivamente 63,9 mesi nel gruppo trattato con ribociclib e 51,4 mesi nel gruppo placebo (HR=0,76; P=0,004).
  • Il beneficio in termini di OS osservato con ribociclib è aumentato nel tempo; tasso di sopravvivenza con ribociclib e placebo, rispettivamente 60,9 e 55,2 a 4 anni (Δ 5,7%); 44,2 e 32,0 a 6 anni (Δ 12,2%).
  • Il beneficio in termini di OS è risultato comparabile nei vari sottogruppi.
  • Ribociclib ha ritardato di quasi 1 anno il tempo alla prima chemioterapia successiva (mediana rispettivamente di 50,6 mesi con ribociclib e 38,9 mesi con placebo; analisi esplorativa)
  • Non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza; la maggioranza degli eventi si è verificata nei primi 12 mesi di trattamento.

Il commento degli esperti

“La sperimentazione MONALEESA-2 è il primo studio a superare la barriera dei 5 anni nelle pazienti in post-menopausa affette da tumore mammario metastatico HR+/HER2-. Questi risultati in termini di sopravvivenza complessiva avvalorano fortemente l’uso di inibitori di CDK4/6 come terapia di prima linea per questa popolazione”. Gonzalo Gòmez-Abuin. Responsabile dell’Unità di Ricerca Clinica, Hospital Alemán, Buenos Aires (Argentina).