Conclusioni
- Rispetto allo standard di cura (standard of care, SOC) a scelta del medico, trametinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) e il tasso di risposta obiettiva (objective response rate, ORR) in pazienti con carcinoma sieroso di basso grado recidivante dell'ovaio/peritoneo (low-grade serous carcinoma of the ovary/peritoneum, LGSOC).
- Gli eventi avversi (EA) erano per la maggior parte relativamente minori, ma non trascurabili.
Perché è importante
- LGSOC è caratterizzato da alterazioni nella via della protein-chinasi attivata da mitogeni (mitogen-activated protein kinase, MAPK) ed è chemioresistente.
- L'ORR è solo del 5% dopo la recidiva.
- Sono necessarie nuove terapie efficaci.
Disegno dello studio
- Sperimentazione di fase 2/3 su 260 pazienti con LGSOC (il 48,1% con ≥3 linee precedenti di terapia).
- Randomizzazione 1:1 a trametinib o a 1 di 5 opzioni SOC (paclitaxel, doxorubicina liposomiale pegilata, topotecano, letrozolo, tamoxifene) fino a progressione di malattia.
- Il crossover a trametinib era consentito in caso di progressione in corso di SOC.
- Endpoint primario: Superiorità in termini di PFS di trametinib vs. SOC.
- Endpoint secondari inclusi: tossicità, qualità della vita, ORR secondo RECIST 1.1.
- Endpoint esplorativi: OS, PFS e ORR dopo il crossover.
- Finanziamento: National Cancer Institute (USA); Novartis.
Risultati principali
- Trametinib ha migliorato significativamente la PFS rispetto al SOC (HR: 0,48; P
- Un maggiore ORR è stato raggiunto con trametinib (26,2%) vs. SOC (6,2%) (OR: 5,4; P
- La durata della risposta era di 13,63 mesi e di 5,88 mesi, rispettivamente, con trametinib e SOC.
- La sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) media era di 37,0 mesi con trametinib vs. 29,2 mesi con SOC (HR: 0,75; P
- La PFS mediana era di 10,8 mesi e l'ORR era del 15% per le donne che passavano a trametinib (n=88).
- I principali eventi avversi di grado ≥3 con trametinib vs. SOC includevano tossicità ematologica (13,4% vs. 9,4%), GI (27,6% vs. 29%), cutanea (15% vs. 3,9%) e vascolare (18,9% vs. 8,6%).
Il commento degli esperti
- “Trametinib ha portato a miglioramenti nella PFS non osservati con altri inibitori di MEK. Ora abbiamo bisogno di sapere come gestire le tossicità e quando usare il farmaco”, ha affermato Jonathan Ledermann dell'UCL Cancer Trials Centre, UCL Cancer Institute, Londra, Regno Unito, che non era coinvolto nello studio.
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