ESMO 2019 — Tumore colorettale metastatico: due regimi migliorano la sopravvivenza nei pazienti con mutazioni di BRAF

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Conclusioni

  • Due regimi mirati alla segnalazione della protein-chinasi attivata da mitogeni (mitogen-activated protein kinase, MAPK) migliorano la sopravvivenza nei pazienti precedentemente trattati con tumore colorettale metastatico (metastatic colorectal cancer, mCRC) con mutazione V600E di BRAF.
  • La tripletta di encorafenib, binimetinib e cetuximab può avere un’efficacia superiore alla doppietta di encorafenib e cetuximab, con una certa tossicità aggiuntiva.
  • È probabile che la tripletta diventi il nuovo standard di cura.

Perché è importante

  • La mutazione di BRAF è presente nel 10% dei pazienti con mCRC e ha una prognosi infausta.

Disegno dello studio

  • I pazienti (N=665) sono stati randomizzati all’inibitore di BRAF encorafenib, all’inibitore di MEK binimetinib e all’inibitore del recettore del fattore di crescita dell’epidermide (epidermal growth factor receptor, EGFR) cetuximab (tripletta); encorafenib e cetuximab (doppietta); o a scelta degli sperimentatori a cetuximab + irinotecan o cetuximab + FOLFIRI (gruppo di controllo).
  • Endpoint primari: sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) e tasso di risposta obiettiva (objective response rate, ORR) nella tripletta rispetto al gruppo di controllo.
  • Finanziamento: Array Biopharma Inc.

Risultati principali

  • Sia la doppietta sia la tripletta hanno migliorato significativamente la OS: la media era rispettivamente di 8,4 (IC al 95%: 7,5-11,0) e 9,0 (IC al 95%: 8,0-11,4) mesi rispetto a 5,4 mesi per il controllo.
  • L'hazard ratio per il decesso con tripletta rispetto alla doppietta era pari a 0,79 (IC al 95%: 0,59-1,06).
  • L’ORR era del 26% (IC al 95%: 18-35%) per la tripletta e del 20% (IC al 95%: 13-29%) per la doppietta; entrambi sono stati miglioramenti significativi rispetto all’ORR del 2% nel braccio di controllo.
  • La tripletta era associata a una maggiore tossicità, ma ciò non ha avuto alcun impatto sulla qualità della vita.

Limiti

  • I dati sulla sopravvivenza sono immaturi e la potenza della sperimentazione era insufficiente per confrontare la doppietta rispetto al regime tripletta.

Il commento degli esperti

  • “Questo studio (BEACON) apre una nuova era nel trattamento dell’mCRC, con un approccio mirato in una popolazione selezionata in modo molecolare”, ha affermato il Dott. Alfredo Falcone (Università di Pisa, Italia), che non era coinvolto nello studio. “La tripletta diventerà il nuovo standard nel mCRC precedentemente trattato con mutazione V600E di BRAF, almeno in pazienti con con stabilità microsatellitare (microsatellite stable, MSS)”.