Durvalumab ± tremelimumab + chemioterapia per il tumore polmonare non a piccole cellule

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Conclusioni

  • La sperimentazione di fase 3, a 3 bracci POSEIDON indica che tremelimumab (un anticorpo monoclonale anti-CTLA-4) in combinazione con durvalumab e chemioterapia (T+D+CT) come terapia di prima linea per il tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) metastatico migliora significativamente la sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) e la sopravvivenza complessiva (overall survival, OS).
  • D+CT migliorano significativamente la PFS, ma non l’OS.

Perché è importante

  • Si ritiene che T agisca mediante un meccanismo complementare, ampliando l’attività clinica di D, un agente anti-ligando 1 della proteina di morte cellulare programmata.
  • Si prevede che lo studio di fase 3 POSEIDON consentirà di ottenere l’approvazione regolatoria per T nell’NSCLC in Europa e in America.

Disegno dello studio

  • Studio a 3 bracci POSEIDON:
    • Braccio T+D+CT: 75 mg di T più 1.500 mg di D più CT a base di platino per un massimo di 4 cicli di 21 giorni, seguiti da D una volta ogni 4 settimane fino alla progressione e una dose aggiuntiva finale di T. CT a base di platino con o senza pemetrexed come terapia di mantenimento.
    • Braccio D+CT: D+CT per un massimo di 4 cicli di 21 giorni, seguiti da D una volta ogni 4 settimane fino alla progressione. CT a base di platino con o senza pemetrexed come terapia di mantenimento.
    • Braccio CT: CT per un massimo di 6 cicli di 21 giorni (con o senza pemetrexed come terapia di mantenimento).
  • Esiti primari: PFS e OS con D+CT rispetto alla CT.
  • Finanziamento: AstraZeneca.

Risultati principali

  • Il regime D+CT ha migliorato significativamente la PFS del 26% rispetto alla CT (HR=0,74; IC 95%, 0,62–0,89) con una mediana di 5,5 rispetto a 4,8 mesi. D+CT non hanno tuttavia migliorato significativamente l’OS rispetto alla CT (HR=0,86; IC 95%, 0,72–1,02), con una mediana di 13,3 rispetto a 11,7 mesi. L’OS a 24 mesi è risultata del 29,6% rispetto al 22,1%.
  • Il regime T+D+CT ha migliorato significativamente la PFS del 28% rispetto alla CT (HR=0,72; IC 95%, 0,60–0,86), con una mediana di 6,2 rispetto a 4,8 mesi. La combinazione di 3 farmaci ha inoltre migliorato significativamente l’OS del 23% rispetto alla CT (HR=0,77; IC 95%, 0,65–0,92), con una mediana di 14,0 rispetto a 11,7 mesi. L’OS a 24 mesi è risultata del 32,9% rispetto al 22,1%.
  • L’aggiunta di T non ha inciso significativamente sul carico di tollerabilità di D+CT.
    • Le interruzioni del trattamento sono state del 15,5% con T+D+CT, del 14,1% con D+CT e del 9,9% con CT.
    • Sono stati osservati eventi avversi correlati al trattamento di grado massimo 3/4 rispettivamente nel 51,8%, 44,6% e 44,4% dei pazienti.

Limiti

  • Nessuno identificato dagli autori.