Diagnosi e gestione clinica del paziente affetto da Epatite Delta

  • Antonello Viti De Angelis
  • Linee Guida
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SIMIT Societa' Italiana di Malattie Infettive e Tropicali - AISF Societa' Italiana per lo Studio del Fegato

Diagnosi e gestione clinica del paziente affetto da Epatite Delta

Indicazioni operative AISF e SIMIT

L'arrivo di nuovi trattamenti per i pazienti affetti da epatite cronica da virus Delta (HDV) in grado di interferire con il ciclo vitale di questo virus, con conseguente miglioramento degli indici di necrosi epatica e dell'andamento della malattia stessa, ha spinto AISF (Associazio- ne Italiana per lo Studio del Fegato) e SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) a generare delle indicazioni operative con l'obiettivo di fornire raccomandazioni pratiche sulla diagnosi e cura dei pazienti con HDV.
Il documento verrà aggiornato regolarmente in modo da riflettere i progressi attesi nei pros- simi mesi/anni per questa patologia

L'infezione da HDV causa la più grave forma di epatite virale cronica, con tassi di progres- sione verso cirrosi ed epatocarcinoma (HCC) notevolmente maggiori rispetto alla monin- fezione HBV. Il virus HDV richiede la presenza di HBV per dar luogo al virione completo in grado di infettare gli epatociti e causare malattia epatica.
La prevalenza di HDV in Italia è stimata essere il 3.2% nella popolazione HBsAg positiva e il 9.3% negli epatopatici cronici HBsAg positivi in follow-up clinico (10.000 pazienti circa); percentuali maggiori si registrano in pazienti provenienti dall'est Europa, il subcontinente indiano o altre aree dove la malattia è endemica

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