Diabete di tipo 2: anticipare la diagnosi con uno screening ad hoc

  • Cristina Ferrario
  • Notizie dalla letteratura
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  • Uno screening basato sull’emoglobina glicata riesce ad anticipare la diagnosi di diabete di tipo 2 di circa 2 anni nei soggetti di mezza età (40-70 anni).
  • L’anticipo della diagnosi permette di ridurre le complicanze della malattia, ma servono ulteriori studi per confermare la fattibilità del programma di screening.

Secondo i risultati di uno studio condotto nel Regno Unito, un programma di screening con la misurazione dei livelli di emoglobina glicata rappresenta uno strumento efficace per anticipare di un biennio la diagnosi di diabete di tipo 2 nella popolazione di età compresa tra 40 e 70 anni. “Il diabete di tipo 2 è spesso asintomatico e può quindi essere presenta anche diversi anni prima della diagnosi clinica” scrivono su Diabetologia gli autori della ricerca, guidati da Katherine G. Young, della University of Exeter Medical School, nel Regno Unito, primo nome dell’articolo. “Molti paesi hanno messo in campo programmi di screening per la diagnosi precoce della malattia, alcuni dei quali basati sulla misurazione della emoglobina glicata” aggiungono, spiegando che mancano dati su quanto questi programmi di screening riescano ad anticipare la diagnosi di clinica.

Per rispondere a questa domanda, Young e colleghi hanno analizzato i dati della UK Biobank prendendo in considerazione i soggetti per i quali erano disponibili i valori di HbA1c all’arruolamento e con informazioni su dati sanitari primari e secondari (n=179.923). Il 7,3% di questi soggetti aveva una preesistente diagnosi di diabete (n=13.077). Tra i rimanenti, i ricercatori hanno identificato quelli con diabete presente ma non diagnosticato, ovvero i soggetti senza diagnosi preesistente ma con valori elevati di HbA1c all’arruolamento (≥6.5%). “L’analisi ha messo in luce che l’1% delle persone senza diagnosi di diabete aveva in realtà livelli elevati di HbA1c, in media 6,8%. Un totale di 1.703 persone” osservano i ricercatori, che hanno valutato l’intervallo tra l’arruolamento e la successiva diagnosi clinica di diabete con un follow-up di 10 anni. “Grazie all’analisi dei valori di HbA1c, la diagnosi di diabete è stata anticipata di 2,2 anni (valore mediano)” affermano gli esperti, precisando che il valore mediano di HbA1c alla diagnosi clinica era 7,5%.

In conclusione, lo studio - il primo con dati real-world  - mostra che lo screening con HbA1c è in grado di anticipare la diagnosi di diabete di tipo 2, ma servono ulteriori studi per confermare il rapporto costo-efficacia di tale approccio.