Dati promettenti per il nuovo vaccino sperimentale contro la malaria

  • Cristina Ferrario
  • Notizie dalla letteratura
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Messaggio chiave

  • Somministrato a persone in un’area di diffusione endemica della malaria, il vaccino ChAd63-MVA RH5 si è rivelato sicuro e in grado di indurre una buona risposta immunitaria, particolarmente elevata in bambini e infanti.

 

Perché è importante

  • I dati più recenti mostrano un nuovo incremento dei casi e dei decessi legati alla malaria, dopo un periodo di riduzione prima della pandemia da SARS-CoV-2.
  • La maggior parte dei decessi si verifica nei bambini di età inferiore a 5 anni e servono con urgenza nuovi vaccini di provata efficacia.

 

Come è stato condotto lo studio

  • Lo studio di fase 1b, a singolo centro e in doppio cieco è stato condotto in Tanzania e ha coinvolto 63 persone (adulti, bambini e infanti) che hanno ricevuto una prima dose di vaccino ChAd63-MVA RH5 o un vaccino controllo anti-rabbia.
  • Dopo 8 settimane da questa prima dose, 60 partecipanti hanno ricevuto una dose booster di vaccino anti-malarico (MVA RH5) o vaccino anti-rabbia.
  • L’esito primario era il numero di eventi avversi post-vaccinazione e il numero di eventi avversi gravi nel periodo di studio.
  • Gli esiti secondari includevano valutazioni della risposta immunitaria anti-RH5.

 

Risultati principali

  • La vaccinazione è risultata ben tollerata in tutti i partecipanti e non sono stati riportati eventi avversi gravi.
  • La risposta immunitaria (cellulare e umorale) specifica contro RH5 e indotta dalla vaccinazione è risultata maggiore nei bambini e negli infanti – che rappresentano il principale target della vaccinazione – rispetto agli adulti.
  • I livelli di inibizione della crescita del parassita nel suo stadio ematico sono i più alti mai registrati dopo una vaccinazione nell’uomo.
  • I risultati ottenuti supportano il proseguimento degli studi su questo vaccino come strategia contro la malaria nei bambini e negli infanti in Africa.
  • Le successive fasi degli studi clinici serviranno per capire se il livello di sviluppo di anticorpi che inibiscono la crescita osservato nella fase 1b è in grado di proteggere dalla malattia clinica.