COVID-19: aggiornamento delle raccomandazioni dell’NCCN concernenti la vaccinazione e la profilassi pre-esposizione dei pazienti oncologici

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Conclusioni

  • Il National Comprehensive Cancer Network (NCCN) ha pubblicato un aggiornamento delle raccomandazioni riguardanti la vaccinazione e il trattamento profilattico pre-esposizione della COVID-19 dei pazienti oncologici.

Perché è importante

  • Le linee guida sono state aggiornate in risposta alle recenti approvazioni della Food and Drug Administration (FDA) statunitense e all’attuale impennata di infezioni.

Punti salienti
Le linee guida aggiornate sono le seguenti:

  • Il comitato dell’NCCN approva la vaccinazione anti-COVID-19 per tutti i soggetti idonei. Data l’attuale disponibilità di vari vaccini altamente efficaci e sicuri, il comitato sottolinea la necessità per i pazienti oncologici di completare il ciclo vaccinale, comprese terze dosi e richiami.
  • Dovrebbero vaccinarsi anche i caregiver, i contatti domestici/stretti e il pubblico generale.
  • Per migliorare l’efficacia del vaccino, la vaccinazione deve essere rinviata di almeno 3 mesi nei pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche o a terapia cellulare ingegnerizzata. I criteri per il rinvio delta vaccinazione dei pazienti oncologici devono includere anche quelli raccomandati per la popolazione generale, ovvero, recente infezione da COVID-19 e recente terapia con anticorpi monoclonali.
  • Il comitato raccomanda la vaccinazione con uno qualsiasi dei vaccini approvati dalla FDA o dei vaccini con autorizzazione all’uso d’emergenza disponibili; tuttavia, sono da preferirsi i vaccini a mRNA rispetto al vaccino a vettore adenovirale, sulla base delle raccomandazioni del comitato consultivo vaccinale (Vaccine Advisory Committee) del comitato consultivo sulle pratiche vaccinali (Advisory Committee on Immunization Practices) dei Centers for Disease Control.
  • Il comitato sostiene fortemente l’obbligatorietà della vaccinazione per gli operatori sanitari.
  • La vaccinazione rimane la forma più importante di profilassi pre-esposizione; tuttavia, le risposte immunitarie inadeguate ai vaccini anti-COVID-19 di alcuni soggetti immunocompromessi giustificano la necessità di immunoterapia passiva aggiuntiva usando la combinazione degli anticorpi monoclonali tixagevimab più cilgavimab (da somministrare almeno 2 settimane dopo la vaccinazione).