- Secondo il report della Cabina di regia relativo al periodo 18-24 gennaio la tendenza della pandemia in Italia sembra continuare a procedere in lieve miglioramento. Anche l’indice Rt medio a livello nazionale, calcolato sui casi sintomatici, scende ulteriormente rispetto alla rilevazione precedente (0,84, IC 0,75-0,98). Il livello di circolazione del virus resta in ogni caso largamente al di sopra della soglia di sovraccarico dei sistemi sanitari e del valore che consente tracciamento e isolamento dei casi identificati. (Ministero della salute).
- Alla luce di questi dati, il ministro della Salute ha firmato una delibera che riporta tutte le Regioni in zona gialla, con l’eccezione di Sardegna, Sicilia, Puglia, Umbria e provincia autonoma di Bolzano. (Ministero della salute).
- Continuano a calare i ricoverati con sintomi, che al 31/1/2021 sono 20.096 e quelli in terapia intensiva (2.215), così come positivi in isolamento domiciliare, scesi a 431.657 (dati Ministero della Salute). È sceso anche il numero di regioni/province autonome che ha superato la soglia del 30% di occupazione dei letti di terapia intensiva, considerata segno di sovraccarico del sistema (Infodata Il sole 24 ore).
- Alla disponibilità dei vaccini Pfizer e Moderna, già autorizzati nelle scorse settimane da EMA e AIFA, si è aggiunto quello di Oxford/Astrazeneca, che in Italia è raccomandato alle persone sotto i 55 anni, per la scarsità di dati di efficacia in età più avanzata.
- Sono stati resi noti – ma non ancora presentati alle autorità regolatorie - anche i dati preliminari relativi al vaccino britannico Novavax e all’americano Janssen/Johnson&Johnson.
- Novavax è un vaccino a subunità proteiche con adiuvante, che si conserva a temperatura di frigorifero, di cui è stata annunciata un’efficacia in media vicino al 90% anche negli anziani. Preoccupa tuttavia la scarsa efficacia calcolata nel braccio del trial situato in Sudafrica, che fa temere una minor risposta da parte della variante emersa in quel Paese.
- Il vaccino di Janssen/Johnson&Johnson è invece un vaccino a vettore adenovirale che, diversamente dagli altri prodotti autorizzati o in arrivo, ha il grosso vantaggio di prevedere una sola dose. Anche la sua efficacia, però, è risultata molto diversa tra Stati Uniti (72%) e Sudafrica (58%), con una media del 66% circa. In ogni caso, sembra in grado di prevenire l’85% delle forme gravi.
- La questione delle nuove varianti continua a destare preoccupazione, soprattutto per la minor capacità di neutralizzazione degli anticorpi su quella identificata in UK e ancora di più in Sudafrica. Se questo dato fosse confermato, aumenterebbe il rischio di reinfezioni e potrebbe ridursi l’efficacia non solo dei vaccini, ma anche degli anticorpi monoclonali (Wang 2021).
- Buone notizie da Israele, dove sono state somministrate quasi 5 milioni di dosi, più di un cittadino su 3 ha già ricevuto almeno una dose e la percentuale sale sopra l'80% negli over 60. Circa un milione e mezzo di abitanti ha già ricevuto la seconda dose. Ogni giorno vengono effettuate 250'000 vaccinazioni. Qui è stato condotto uno studio - per ora in preprint – secondo cui la prima dose di vaccino Pfizer riesce a dimezzare dopo 13-24 giorni il rischio di infezione, con un effetto che aumenta al passare del tempo. Rispetto ai dati già pubblicati dall’azienda nello studio di fase III, riferiti all’insorgenza di sintomi, questo dato riporta l’efficacia sul campo del vaccino non solo nei confronti della comparsa della malattia conclamata, ma anche della positività al tampone PCR, dato essenziale per valutare la capacità del vaccino di bloccare il rischio di trasmissione e quindi fermare il contagio (Chodick 2021).
- In Italia, la campagna di vaccinazione prosegue nonostante le difficoltà di fornitura, che hanno spinto a riservare le dosi disponibili a chi ha già ricevuto una prima inoculazione. A oggi, sono state somministrati quasi due milioni di dosi, con quasi 600.000 individui che hanno completato il ciclo di vaccinazione. (Ministero della salute).
- Altre aziende (Sanofi, Novartis) hanno preso accordi con Pfizer BioNtech per sostenere l’attività di confezionamento del vaccino nelle fiale nelle rigorose condizioni asettiche richieste, così da incrementare la fornitura richiesta da diversi Paesi del mondo.
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