Cosa hanno promesso di fare i partiti del nuovo Governo in materia di sanità
- Daniela Ovadia — Agenzia Zoe
- Attualità mediche
L’elezione di un governo di centrodestra con una maggioranza assoluta sia alla Camera sia al Senato, con la presenza predominate di Fratelli d’Italia, potrebbe facilitare la messa in atto di quanto esposto nei programmi elettorali della coalizione vincente per quanto riguarda la gestione del sistema sanitario nazionale. Vale quindi la pena sapere che cosa hanno promesso di fare e guardare i programmi nel dettaglio, partendo da quello di coalizione, scarno e articolato essenzialmente in sei punti: lo sviluppo della medicina territoriale e della prevenzione, l’aggiornamento del piano pandemico, la promessa di abbattere le liste d’attesa, un contrasto al Covid che non implichi misure restrittive obbligatorie, il riordino delle scuole di specializzazione e, infine, la revisione del Piano Oncologico Nazionale (PON).
Andiamo ora a vedere, invece, i programmi dei singoli partiti.
Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia ha messo al primo punto l’abbattimento delle liste d’attesa e il ripristino delle prestazioni ordinarie ai livelli pre-Covid. Inoltre è previsto un rafforzamento della medicina predittiva, con un meccanismo di premialità nell’accesso al sistema sanitario per chi segue un percorso concordato di monitoraggio della salute.
FdI vuole anche istituire una Autorità garante della salute, indipendente a livello amministrativo, con poteri ispettivi e di segnalazione alle autorità competenti, a cui ogni cittadino possa rivolgersi per denunciare problemi di qualità o accesso ai servizi.
Il partito di Giorgia Meloni punta molto sulla digitalizzazione per facilitare la sinergia tra medici di base e sistema ospedaliero, attraverso una piattaforma centralizzata regionale di prenotazione per la diagnostica e i ricoveri, che dia la possibilità ai medici di base di effettuare prenotazioni urgenti in ospedale e centri diagnostici. Il cittadino dovrebbe poter dare l’accesso al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico anche a medici di medicina generale, infermieri e farmacisti.
Per ridurre le diseguaglianze tra Regioni, specie in casi in cui c’è scarsa disponibilità di strutture specialistiche, si vuole incentivare la telemedicina. Novità anche sul fronte dei corsi di laurea in medicina, con il superamento del numero chiuso e l’istituzione di un primo anno comune a tutti, con accesso alla scuola di medicina per selezione solo al secondo anno. L’aggiornamento del PON e la diffusione capillare di cardiodefibrillatori sono altri due punti qualificanti.
In campagna elettorale, Fratelli d’Italia ha promesso anche il ritorno dello psicologo scolastico e il contrasto del contagio da Covid-19 attraverso la ventilazione forzata in scuole e uffici pubblici.
Almeno per quanto riguarda il programma elettorale, il partito si dichiara contrario all’obbligo vaccinale, proponendo invece campagne di informazione, promozione e raccomandazione della vaccinazione, in particolare per le persone fragili e a rischio, con libertà di scelta individuale del vaccino tra quelli approvati da EMA e AIFA. Non è prevista la reintroduzione del Green Pass.
Infine, una nota politica: è prevista l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione medica ed economica della pandemia nonché sulle reazioni avverse da vaccino.
Lega
Per quel che riguarda la Lega, vi sono molti punti in comune col programma dell’alleato Fratelli d’Italia, con una maggior enfasi sulla riduzione della compartecipazione dei cittadini alle spese sanitarie. Per il medico di famiglia, la Lega propone un cambiamento dello status giuridico, a favore di una maggiore integrazione nel SSN, e il potenziamento dell’assistenza domiciliare.
Tutta la gestione pandemica è all’insegna della libertà di scelta individuale, con il superamento dell’obbligo vaccinale e la promozione delle cure domiciliari.
Per quel che riguarda le liste d’attesa, viene proposto un sistema di controllo dell’attività privata nel contesto del SSN.
L’accesso alla Facoltà di medicina deve essere libero, ma la Lega pone l’accento sulla regionalizzazione dell’offerta in base al fabbisogno locale di medici e infermieri. È previsto anche un ammodernamento della strutture ospedaliere con una revisione dell’attuale distribuzione territoriale. La sanità privata convenzionata è descritta nel programma come una risorsa per il SSN e si riconosce l’importanza degli investimenti privati in sanità. Per quel che riguarda oncologia e farmaci orfani, le proposte principali riguardano il finanziamento della ricerca per lo sviluppo di nuovi farmaci e di centri di alta specialità, con un fondo pubblico di sostegno alla ricerca riservato alle malattie orfane e ai tumori pediatrici.
I medici di famiglia, secondo la Lega, dovrebbero inserire i propri servizi nella programmazione delle Aziende sanitarie e facilitare l’accesso alle case di Comunità, specie nelle aree disagiate.
Le farmacie dovrebbero essere potenziate per diventare centri di servizi di prossimità. Le RSA dovrebbero essere strutturate e classificate diversamente per tenere di più in conto i bisogni degli assistiti. Il sistema tariffario regionale della rete extra ospedaliera dovrebbe essere aggiornato ogni due anni a livello regionale per tenere in conto l’evoluzione dei costi.
Alcuni punti del programma si dedicano anche alla salute mentale, con la richiesta di istituire il sostegno psicologico per le famiglie che hanno in carico un congiunto affetto da patologie psichiatriche e l’incremento dei posti letto in psichiatria fino a 1 ogni 5000 abitanti. Le Regioni dovrebbero implementare piani quinquennali per i percorsi di cura in salute mentale che includano anche gli aspetti sociali, incluso il reperimento di abitazioni adatte e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Forza Italia
Infine Forza Italia punta su digitalizzazione e aziendalizzazione del soggetto pubblico in sanità, con una maggiore integrazione di pubblico e privato basata sull’interoperabilità dei sistemi di gestione di prenotazioni e interventi attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico. Forza Italia vuole ridurre i costi delle prestazioni private per smaltire in parte le liste d’attesa nel sistema pubblico, estendendo gli orari degli ambulatori. Gli ospedali pubblici vanno potenziati e i ticket abbattuti.
I professionisti del SSN vanno valorizzati con adeguati percorsi di formazione e compensi più adeguati.
Secondo Forza Italia bisogna anche rimettere mano alla Missione Salute del PNRR, aggiornando le misure previste sulla base delle criticità riscontrate. Per contrastare la mobilità sanitaria passiva (essenzialmente la migrazione sanitaria da Sud a Nord), Forza Italia vuole lavorare sui Livelli essenziali di prestazione da garantire in tutte le Regioni.
La creazione di poli di eccellenza deve invece rispondere al bisogno di prestazioni ad alta complessità. Anche FI è favorevole al bonus psicologo e al miglioramento dei percorsi di cura per le cronicità, con un potenziamento dell’assistenza domiciliare.
Infine, le scuole di specializzazione di area sanitaria devono essere equiparate a quelle di area medica in termini di retribuzione.
L'accesso al sito è limitato e riservato ai professionisti del settore sanitario
Hai raggiunto il massimo di visite
Registrati gratuitamente Servizio dedicato ai professionisti della salute