Corte Conti, 'in Calabria accesso difficoltoso a diagnostica'

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Reggio Calabria, 1 dic.(Adnkronos Salute) - "La Calabria è tra le regioni di Italia con maggiori difficoltà di accesso alla diagnostica strumentale". E' quanto si legge nel "Giudizio di parificazione del rendiconto generale della regione Calabria per l’esercizio finanziario 2021" stilato dalla Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per la Calabria.

"Sempre nell’ambito dell’analisi sull’offerta dei servizi ospedalieri - si legge - la Sezione, quest’anno, ha ritenuto di doversi soffermare sulle grandi attrezzature in uso presso il Ssr: l’indagine ha avuto l’obiettivo, tra gli altri, di individuarne il numero (confrontandolo con il dato nazionale e con la popolazione), la distribuzione sul territorio regionale e il grado di obsolescenza. Sono state considerate nove apparecchiature sanitarie (Acceleratori lineari, Angiografi, Gamma Camera computerizzata; Mammografi; Risonanze magnetiche; Sistemi robotizzati per chirurgia endoscopica; Tac/Gamma camera, Tac/Pet, Tac/Tomografi). Delle tipologie considerate, sul territorio calabrese ne sono presenti 213, di cui 120 in uso presso le strutture pubbliche e 93 in uso presso quelle private; il numero è pari al 3% di quelle della stessa natura presenti a livello nazionale".

"Una situazione - sottolinea la Corte dei Conti - estremamente critica è stata accertata sui tempi che intercorrono tra la data di acquisto delle attrezzature e la data del collaudo, sicché in molti casi il mezzo diagnostico entra in funzione dopo molti anni dall’acquisto. I valori che destano più ‘sospetto’ sono quelli relativi alle Risonanze magnetiche, soprattutto ove si rilevi che su un totale di 55 apparecchi, 36 sono in uso presso le strutture private e 19 presso le strutture pubbliche".