Con pillola e FANS insieme aumenta il rischio di tromboembolismo venoso

  • Elena Riboldi
  • Uniflash
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Uno studio danese rivela che l’associazione di contraccettivi ormonali e farmaci antinfiammatori steroidei (FANS) espone le donne a un aumentato rischio di tromboembolismo venoso (TEV). Per la verità l’aumento del rischio è di piccole dimensioni, ma, data l’amplia platea di pazienti che potrebbe assumere questi farmaci contemporaneamente, è bene tenerlo presente. 

Gli autori dello studio, appena pubblicato sul British Medical Journal, hanno osservato che la dimensione di rischio dipende dal tipo di contraccettivo utilizzato e dal FANS assunto. La combinazione di pillole contenenti progestinici di terza o quarta generazione e diclofenac sembra essere più sfavorevole. Queste informazioni possono indirizzare il medico nella scelta della terapia più adeguata e meno rischiosa.

 

Uno studio di ampie dimensioni

La ricerca, avviata dal professor Christian Torp-Pedersen e portata avanti dalla dottoressa Amani Meaidi, entrambi dell’Università di Copenhaghen, è basata sull’analisi dei registri nazionali. Sono state prese in esame oltre 2 milioni di donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni residenti in Danimarca nel ventennio 1996-2017 che non avevano una storia pregressa di eventi trombotici venosi o arteriosi. Si è andati quindi a valutare l’incidenza di TEV nell’oltre mezzo milione di donne che usavano contraccettivi ormonali e avevano assunto FANS.

I ricercatori hanno distinto i contraccettivi ormonali in tre categorie, a seconda di quanto il loro utilizzo rappresenti di per sé un fattore di rischio per la TEV in base alla letteratura:

  1. contraccettivi ad alto rischio (cerotti contenenti estrogeni e progestinici, anelli vaginali, pillole contenenti 50 microgrammi di etinilestradiolo oppure i progestinici desogestrel, gestodene, drospirenone oppure l’anti-androgeno ciproterone);
  2. contraccettivi a medio rischio (tutte le altre combinazioni orali e le iniezioni di medrossiprogesterone);
  3. contraccettivi a basso rischio/privi di rischio (pillole contenenti solo progestinici, impianti e dispositivi intrauterini).

Nella popolazione in esame si sono verificati 8.710 eventi di TEV, di cui 2.715 di embolia polmonare. Tra le donne che avevano assunto FANS, il rischio di TEV era più alto se usavano contraccettivi già associati al rischio di trombosi. I ricercatori hanno stimato che nella prima settimana di trattamento con i FANS si sono verificati 4 eventi tromboembolici in più ogni 100.000 donne tra quelle che non usavano contraccettivi ormonali, 23 tra quelle che usavano contraccettivi ormonali ad alto rischio, 11 tra quelle che usavano contraccettivi ormonali a medio rischio e 3 tra quelle che usano contraccettivi ormonali a rischio basso o nullo. L’associazione con il tromboembolismo venoso era più forte per il diclofenac che per l’ibuprofene o il naprossene.

 

Scelte ragionate

“Nonostante l’elevato rapporto dei tassi di incidenza, il rischio assoluto di eventi tromboembolici venosi nella settimana successiva all’acquisto del FANS rimaneva basso (0,2%) anche tra le utilizzatrici di contraccettivi ormonali ad alto rischio – sottolineano gli autori della ricerca – Tuttavia, considerata l’alta prevalenza dell’uso di contraccettivi ormonali e FANS, studiarne l’associazione sarebbe di pubblico interesse, specialmente in chi fa uso regolare di FANS, che potrebbe trarre beneficio da contraccettivi ormonali a rischio basso o nullo piuttosto che da contraccettivi ormonali a rischio alto o intermedio”.

“Questi dati sollevano importanti preoccupazioni sull’uso concomitante dei FANS, in particolare del diclofenac, e di contraccettivi ormonali ad alto rischio – ha commentato in un editoriale Morten Schmidt, professore di Cardiologia preventiva presso l’Aarhus University (Danimarca) – Le autorità sanitarie e i regolatori dovrebbero includere questi riscontri nelle loro valutazioni della sicurezza di farmaci da banco contenenti diclofenac e le donne che utilizzano contraccettivi ormonali e i loro medici dovrebbero considerare alternative ai FANS per l’analgesia. Se il trattamento con i FANS è necessario, sembra preferibile non ricorrere al diclofenac e utilizzare contraccettivi ormonali a basso rischio come pillole contenenti il solo progestinico e dispositivi impiantabili o intrauterini”.