Colpo di calore: prevenzione e trattamento
- Paolo Spriano
- Uniflash
Le estati torride e il cambiamento climatico stanno aumentando il rischio di stress delle capacità di termoregolazione delle persone. Gli scenari climatici attuali mostrano un incremento globale della temperatura ambientale, con un potenziale aumento della mortalità associata ad eventi da caldo estremo, anche se è difficile quantificare il rischio globale di mortalità legata al calore, per la mancanza di dati comparabili sulle morti da calore (1). E’ certo che individui con una termoregolazione ridotta, come anziani, bambini e soggetti con comorbidità mediche, sono particolarmente vulnerabili agli effetti sulla loro salute del caldo estremo, ma i diversi contesti ambientali contribuiscono all’eterogeneità degli esiti (2).
Caldo estremo e mortalità
L’aumento del caldo estremo dipende in parte dalla crescita della popolazione urbana. Le temperature ambientali dei centri urbani possono superare di gran lunga le temperature delle aree peri o extra-urbane, esponendo in modo particolare le persone che vivono in città al caldo estremo (3). Un recente studio in 326 città dell’America Latina ha documentato una frazione di morti in eccesso (EDF) per il calore dello 0,67% (IC 95% 0,58–0,74%), con il calore estremo che ha contribuito in misura sostanziale alle morti in eccesso legate al calore (EDF 0,42%, IC 95% 0,38–0,45%). Il forte aumento di mortalità, correlato all'aumento delle temperature, era più pronunciato nelle città che superavano regolarmente circa 25 °C (es. Buenos Aires, Mérida e Rio de Janeiro) e comunque anche per aumenti marginali delle temperature calde osservate si confermava un’associazione forte con il rischio di mortalità, con rischi maggiori per anziani, decessi cardiovascolari e respiratori (4).
Il caldo può uccidere e uno studio di episodi documentati di caldo letale ha permesso di identificare la soglia oltre la quale la temperatura media dell'aria di superficie e l’umidità relativa diventano mortali. Da qui è stato possibile formulare una previsione di tali condizioni climatiche letali in tutto il mondo (5). I risultati hanno dimostrato che circa il 30% della popolazione mondiale è esposta a condizioni climatiche che superano la soglia mortale per almeno 20 giorni all'anno (5). Quindi d’estate il calore estremo combinato con l'umidità può essere letale, ma la maggior parte dei decessi può essere prevenibile con misure di contrasto e identificazione tempestiva dei sintomi d’allerta.
Colpo di calore e altre condizioni correlate al caldo
Le malattie legate al calore comprendono diverse condizioni mediche correlate al calore ambientale: edema da calore e crampi muscolari, il colpo di calore, la sincope da calore, l'esaurimento da calore. Il colpo di calore può essere ulteriormente distinto in colpo di calore classico e colpo di calore da sforzo. Il colpo di calore classico in genere coinvolge neonati, bambini piccoli e popolazioni anziane esposte a calore ambientale estremo (ad esempio, ondate di calore estivo), il colpo di calore da sforzo è causato dalla combinazione del calore ambientale con il calore prodotto dal metabolismo corporeo e può colpire chi svolge attività fisica intensa (sportiva o lavorativa) in condizioni ambientali di caldo estremo.
Soggetti a rischio, sintomi e trattamento
In caso di ondate di calore i soggetti a maggior rischio sono: neonati, bambini, anziani e pazienti con patologie croniche. I sintomi d’allerta sono: cefalea lancinante associata a vertigini e crampi muscolari associati a pelle secca e arrossata, con temperatura corporea > 39,5 °C, in assenza di sudorazione. I pazienti che accusano questi sintomi possono sviluppare il colpo di calore con: ipertermia, con temperatura corporea che raggiunge i 40-42 gradi °C. Questo avviene per un’alterazione dei meccanismi di termoregolazione con blocco della sudorazione e del conseguente raffreddamento corporeo, a seguire confusione e disorientamento. Per la rapidità della sequenza di eventi il colpo di calore và considerato un'emergenza medica. In questi casi FANS e paracetamolo non sono utili, anzi possono essere dannosi, mentre i bagni di acqua fredda o ghiaccio possono aiutare a ridurre la temperatura interna. Il rischio di un colpo di calore aumenta in soggetti in trattamento con più farmaci, in particolare diuretici, specialmente quando sono in associazione con un enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) o un bloccante del recettore dell'angiotensina II (ARB), ma richiedono attenzione anche i farmaci anticolinergici e gli psicotropi. In questi casi è necessaria una revisione personalizzata della terapia e dei relativi dosaggi (6).
Prevenzione del colpo di calore
Prevenzione del colpo di calore nei bambini (7) - per contrastare il colpo di calore nel bambino è fondamentale: non lasciare mai neonati o bambini in un'auto parcheggiata, anche se i finestrini sono aperti. Vestire neonati e bambini con abiti larghi, leggeri e di colore chiaro. Garantire un’adeguata idratazione al bambino, assicurandosi che beva molti liquidi (non bevande molto fredde o troppo zuccherate).
Prevenzione del colpo di calore negli anziani (7) - per prevenire lo stress da calore nei soggetti anziani, è necessario:
- Soggiornare, se possibile, in ambienti climatizzati.
- Idratarsi. Bere un bicchiere di liquidi ogni 15 a 20 minuti e almeno un litro al giorno, evitando alcol e caffeina per l’azione disidratante. Bere regolarmente e non aspettare di aver sete.
- Indossare indumenti leggeri e di colore chiaro, larghi.
- Fare frequenti docce fredde o bagni.
- Se si avvertono capogiri, debolezza o sensazione di surriscaldamento, andare in un luogo fresco. Sedersi o sdraiarsi, bere acqua e lavare il viso con acqua fredda. Se non ci si sente meglio e compaiono crampi, cefalea, nausea o vomito, rivolgersi tempestivamente al medico.
- Fare attività fisica/Lavorare, quando possibile, durante le ore più fresche della giornata, o distribuire il carico di lavoro in modo uniforme per tutta la giornata.
Prevenzione del colpo di calore nei giovani - I soggetti giovani e sani che si impegnano in esercizi pesanti durante periodi di elevata temperatura ambientale e umidità sono ad alto rischio di malattia da calore da sforzo (EHI). Il termine EHI comprende una serie di condizioni distinte a gravità crescente: crampi muscolari associati all'esercizio (noti anche come crampi da calore), esaurimento da calore, sincope da calore e colpo di calore da sforzo (EHS). Tra gli atleti adolescenti negli USA, la malattia da calore è la terza causa di morte dopo gli eventi traumatici e cardiaci. A livello epidemiologico l’ipo-idratazione è prevalente negli sport di squadra, mentre l'ipo-natremia clinica è maggiormente riferibile alla maratona o eventi simili. I componenti chiave di una strategia preventiva del colpo di calore nei giovani include periodi di acclimatazione adeguati all'età; non partecipazione ad attività atletiche in caso di malattia; enfasi sulla corretta idratazione prima, durante e dopo le attività sportive organizzate; e consapevolezza delle temperature ambientali con limitazione delle attività quando il calore rappresenta un rischio significativo limitando la durata e il numero degli allenamenti (allenamento < 3 h e in singole sedute giornaliere anziché doppie) (8).
Sintesi pratica
La maggior parte delle malattie legate al calore ambientale può essere evitata o minimizzata, sia nei soggetti sani che in quelli a rischio. Le strategie chiave includono l'acclimatazione; adeguata idratazione; indossare abiti larghi e di colore chiaro; ed evitare attività durante le temperature estreme. Quando l'evitamento non è possibile, si consigliano frequenti assunzioni d'acqua, cicli di riposo e recupero programmati e un attento monitoraggio. Il personale addetto alla supervisione dei soggetti a rischio dovrebbe avere familiarità con i sintomi che orientano all’insorgenza di problemi correlati al calore ambientale e all’attivazione delle corrette procedure di trattamento.
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