Colonscopia di screening negativa: quando ripeterla?
- Paolo Spriano
- Uniflash
La colonscopia di screening riduce l'incidenza e la mortalità del cancro del colon-retto (CCR) consentendo il rilevamento e la rimozione delle lesioni precancerose. Tuttavia, le prove disponibili sull'intervallo di screening ottimale sono limitate.
Nel 2019 una revisione sistematica e una meta-analisi sul tema hanno evidenziato che il rilevamento di neoplasie avanzate entro 10 anni da una colonscopia di screening negativa è un evento raro (1). Questi risultati hanno portato i ricercatori a chiedersi se in questi casi si debba rispettare la raccomandazione prevalente (in accordo con le linee guida) di ripetere la colonscopia dopo 10 anni, o se convenga attendere per un intervallo di tempo più lungo (2).
Colonscopia di screening: i dati dal più grande registro del mondo
Per capire se era possibile estendere gli intervalli di colonscopia di screening oltre i 10 anni raccomandati i ricercatori hanno analizzato i dati del registro tedesco della colonscopia di screening che è il registro più grande al mondo e include la registrazione di circa 10 milioni di colonscopie di screening (2).
La colonscopia di screening primario per la prevenzione e la diagnosi precoce del CCR è stata offerta in Germania dall'ottobre 2002. L'età idonea ad iniziare è di 50 anni per gli uomini e 55 anni per le donne e se la prima colonscopia di screening viene eseguita prima dei 65 anni, viene proposta una seconda colonscopia di screening 10 anni dopo.
Sono stati identificati 47.949 uomini (39,9%) e 72.349 donne (60,1%) con una colonscopia che poteva essere classificata in modo affidabile come colonscopia di screening ripetuta di 565.864 e 688.264 colonscopie di screening in uomini e donne di età > 65 anni.
Nei soggetti con colonscopia di screening ripetuta lo studio ha evidenziato i seguenti dati:
- sono stati riscontrati polipi iperplastici in 34.741 (28,9%) individui.
- circa la metà (58.978 [49,0%]) ha eseguito una seconda colonscopia di screening dopo 10 anni dalla precedente negativa. Dei restanti, 34.762 (28,9%) hanno ripetutolo screening dopo 11 anni e 14.427 (12,0%) dopo 12 anni, mentre solo il 10% circa ha avuto un intervallo di screening > 13 anni.
- La prevalenza di CCR e neoplasie del colon-retto avanzate (ADN) era inferiore, rispetto a tutte le colonscopie di screening, del 75%-85% e del 44% -60% a 10 anni da una colonscopia negativa.
- nei soggetti con intervalli più lunghi la prevalenza continuava ad essere ridotta in particolare, a 11 e 16 anni rispettivamente del 62-82% e 38-50%.
- La prevalenza di ADN era più alta (circa il 40%) negli uomini rispetto alle donne e indipendentemente dall’intervallo tra gli esami.
- La prevalenza di ADN era molto bassa (circa il 4%) nelle donne di età < 75 anni, anche per intervalli fino a 13 anni e con una prevalenza solo leggermente superiore (4-6%) per intervalli > 14 anni.
Punti di attenzione per la pratica clinica
Premessa - non è possibile estendere a tutti le indicazioni emerse da questo studio. Particolare cautela va posta in individui con indicazione ad una colonscopia: per chiarire i sintomi (es. sanguinamento rettale); con intervalli già definiti; o a più alto rischio di CCR (es. malattia infiammatoria intestinale).
Ciò premesso, i risultati dello studio (2) supportano i seguenti punti:
- Dopo una colonscopia di screening negativa è raro rilevare reperti di neoplasia avanzata entro i 10 anni (1,2). Una prova rassicurante e coerente con studi precedenti a conferma che la colonscopia di screening non deve essere ripetuta prima di 10 anni, come attualmente raccomandato, ma come frequentemente disatteso nella pratica clinica.
- Lo stime di prevalenza per intervalli superiori a 10 anni sono molto precise (2).
- La prevalenza di ADN è ancora bassa anche dopo più di 10 anni da una colonscopia negativa (2).
- esistono differenze per sesso ed età nei partecipanti alla colonscopia di screening ripetuto (2).
- E’ noto che il sesso maschile è associato a rischi più elevati di ADN e CCR, come è emerso dalla prevalenza di ADN superiore di circa il 60% negli uomini rispetto alle donne nel gruppo di controllo (2).
- Le differenze tra uomini e donne, così come la minore prevalenza di soggetti più giovani rispetto a quelli più anziani tra i partecipanti a screening ripetuti, indicano il potenziale utilizzo della stratificazione del rischio per sesso ed età per definire gli intervalli della colonscopia di screening (2).
- occorre cautela nel generalizzare da questi risultati, perchè si concentrano specificamente su individui asintomatici a rischio medio di CCR con colonscopia di screening negativa che hanno scelto di ripeterla dopo un periodo > 10 anni.
- Per i pazienti asintomatici con un esame basale negativo, gli intervalli di colonscopia di screening attualmente raccomandati sono sicuri e suggeriscono che il sesso e l'età potrebbero guidare la potenziale estensione adattata al rischio di intervalli di screening oltre i 10 anni, in particolare in soggetti di sesso femminile e più giovani.
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